Una pratica commerciale scorretta a cui ricorrono molte società di recupero crediti
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L’Autorità della concorrenza e del mercato (Agcm o Antitrust) è intervenuta per sanzionare, nuovamente, alcune pratiche commerciali scorrette, di una società di recupero crediti, non nuove ai consumatori.
Il procedimento dell’Antitrust, avviato alla luce di informazioni acquisite ai fini dell’applicazione del Codice del Consumo e di segnalazioni di diversi consumatori, va a redarguire una classica pratica commerciale scorretta, utilizzata da diverse società di recupero crediti.
Si tratta dell’inoltro, a diversi consumatori, tramite un avvocato, di atti di citazione in giudizio presso diverse sedi di Giudici di Pace, con l’indicazione fittizia della data della prima udienza, al fine di recuperare presunti crediti oggetto di contestazione, senza il rispetto del foro territorialmente competente, rappresentato da quello di residenza del consumatore e senza procedere ad alcuna iscrizione a ruolo.
A parere dell’Agcm, la pratica commerciale scorretta è particolarmente aggressiva, in quanto contraria alla diligenza professionale, ed orientata a falsare in misura apprezzabile il comportamento economico del consumatore medio cui essa è diretta.
Inoltre, la prassi, limiterebbe considerevolmente, mediante indebito condizionamento, la libertà di scelta o di comportamento del consumatore medio e, pertanto, lo porterebbe ad assumere una decisione di natura commerciale che non avrebbe, altrimenti, preso.
13 Dicembre 2014 · Andrea Ricciardi
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