Ravvedimento operoso » Come regolarizzare errori ed omissioni di natura fiscale
Attenzione » il contenuto dell'articolo è poco significativo oppure è stato oggetto di revisioni normative e/o aggiornamenti giurisprudenziali successivi alla pubblicazione e, pertanto, le informazioni in esso contenute potrebbero risultare non corrette o non attuali. Potrai trovare i post aggiornati sull'argomento nella sezione di approfondimento.
» Vai all'indice dei contenuti dell'articolo completo
Il ravvedimento è l’istituto che consente di regolarizzare, in modo spontaneo, eventuali errori, o omissioni, nel versamento delle imposte o degli adempimenti tributari.
Chi e quando può utilizzare il ravvedimento operoso
Il ravvedimento è consentito a tutti i contribuenti, ma per poterne usufruire occorre rispettare determinati limiti di tempo.
Inoltre, è necessario che:
- la violazione non sia già stata constatata e notificata a chi l’ha commessa;
- non siano iniziati accessi, ispezioni e verifiche (in caso contrario, il ravvedimento è inibito per i periodi e i tributi che sono oggetto di controllo);
- non siano iniziate altre attività di accertamento (notifica di inviti a comparire, richiesta di esibizione di documenti, invio di questionari) formalmente comunicate all’autore.
» Vai all'indice dei contenuti dell'articolo completo
13 Febbraio 2014 · Giorgio Valli
Seguici su Facebook