Le procedure di riscossione dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione (Ader) » Gli aggiornamenti

Le procedure di riscossione dell'Agenzia delle Entrate-Riscossione (Ader) » Gli aggiornamenti

Vediamo quali sono gli ultimi aggiornamenti sulle procedure di riscossione che possono essere attuate dall'agenzia delle entrate-riscossione (Ader).

Con il passaggio di testimone (da equitalia ad Ader) sono stati emessi degli avvisi riguardanti gli aggiornamenti in merito a tutte le procedure di riscossione attuate dall'Agenzia delle Entrate-Riscossione.

Vediamo quali sono nel paragrafo successivo.

Le procedure di riscossione che possono essere attuate dall'Ader

Breve rassegna di tutte le procedure di riscossione che possono essere attualmente attuate dall'Agenzia delle Entrate-Riscossione (o Ader).

Accertamento esecutivo

Dal 1° ottobre 2011, gli avvisi di accertamento emessi dall'Agenzia delle entrate ai fini delle imposte sui redditi, IVA e IRAP sono “esecutivi” in quanto contengono l’intimazione ad adempiere al pagamento degli importi indicati entro i termini previsti.

Gli avvisi di accertamento diventano esecutivi trascorso il termine utile per presentare ricorso e riportano l’avviso che, dopo 30 giorni dalla scadenza della data prevista per il pagamento, la riscossione delle somme richieste sarà affidata all'Agenzia delle entrate-Riscossione.

L'Agente della riscossione è tenuto a informare il contribuente, tramite raccomandata semplice o posta elettronica, di aver preso in carico le somme per la riscossione.

L’esecuzione forzata è comunque sospesa per un periodo di 180 giorni dalla data di tale affidamento.

La sospensione non opera, tuttavia, in caso di accertamenti definitivi, anche in seguito a giudicato, nonché in caso di recupero di somme derivanti da decadenza dalla rateizzazione.

L’obbligo d’informazione e la predetta sospensione vengono meno quando c’è un fondato pericolo per il buon esito della riscossione.

Dal 2012 (decreto legge n. 16/2012), l’accertamento esecutivo è stato esteso anche agli atti emessi dall'Agenzia delle dogane che diventano esecutivi trascorsi dieci giorni dalla notifica al contribuente.

Decorso tale termine, la riscossione è affidata all'Agenzia delle entrate-Riscossione.

Avviso di addebito INPS

Dal 1° gennaio 2011 anche la riscossione coattiva dei crediti previdenziali dell’INPS è effettuata mediante un avviso di addebito notificato dall'Istituto, che ha valore di titolo esecutivo per la riscossione e che sostituisce la cartella di pagamento.

Iscrizione a ruolo

È l’inserimento di un contribuente nell'elenco dei debitori formato dall'ente creditore (Agenzia delle entrate, INPS, comuni, ecc) per il pagamento di tributi o altre entrate, sanzioni e interessi.

Con l’iscrizione a ruolo l’ente creditore incarica l’Agente della riscossione di richiedere il pagamento delle somme dovute al contribuente, attraverso l’invio della cartella di pagamento o, in fase di riscossione volontaria, di un avviso di pagamento.

Notifica (della cartella esattoriale di altri atti)

E’ la modalità con la quale la cartella esattoriale o altri atti della riscossione sono recapitati al contribuente.

La notifica può essere eseguita anche mediante invio di raccomandata con avviso di ricevimento e con Posta elettronica certificata (PEC).

Notifica via PEC

L’art. 26 del DPR n. 602 del 1973 prevede la possibilità per l’Agente della riscossione di notificare la cartella esattoriale, con le modalità di cui al decreto del Presidente della Repubblica 11 febbraio 2005 n.68, a mezzo posta elettronica certificata, all'indirizzo risultante dagli elenchi a tal fine previsti dalla legge.

Si tratta, in particolare, degli elenchi contenenti gli indirizzi PEC di imprese e professionisti, costituiti, rispettivamente, presso il registro delle imprese e presso gli ordini e collegi professionali (in attuazione dell’art. 16, decreto legge n. 185 del 2008 convertito dalla legge n. 2 del 2009).

Inoltre, ai sensi del dlgs n. 159/2015, con decorrenza 1° giugno 2016 l’Agente della riscossione deve esclusivamente utilizzare la Posta elettronica certificata per la notifica degli atti di riscossione alle ditte individuali, società di persone e di capitali e professionisti iscritti in albi o elenchi.

La notifica avviene agli indirizzi risultanti dall'indice nazionale degli indirizzi di posta elettronica certificata (INI-PEC).

Se l’indirizzo PEC del destinatario non risulta valido e attivo, si procede con la notifica mediante deposito dell’atto presso la Camera di commercio competente per territorio che pubblica il relativo avviso sul proprio sito internet.

Dell’avvenuta notifica viene dato avviso al contribuente mediante raccomandata mediante raccomandata con avviso di ricevimento, “senza ulteriori adempimenti a carico dell’Agente della riscossione”.

La stessa procedura si esegue quando la casella PEC del destinatario risulta piena anche dopo il secondo tentativo di notifica via PEC, che si effettua decorsi almeno quindici giorni dal primo invio.

La notifica potrà avvenire via PEC anche per le persone fisiche intestatarie di una casella di posta elettronica certificata, che ne facciano espressamente richiesta. L’indirizzo per la notifica sarà quello indicato nella richiesta o successivamente all’Agente della riscossione.

Cosa fare in caso di problemi di visualizzazione dei documenti inviati tramite PEC

Per aprire gli allegati in formato .pdf è necessario il programma Acrobat Reader.

Eventuali segnalazioni di anomalia legati alla firma elettronica qualificata (ad esempio messaggio di errore: “almeno una firma presenta problemi”) possono essere risolti installando l’aggiornamento dell'add-on di Acrobat per la firma digitale scaricabile gratuitamente.

Per aprire e verificare l’affidabilità della firma degli allegati sia in formato .pdf sia in formato .p7m (formato di file sul quale è stata apposta una firma elettronica qualificata secondo lo standard internazionale Pkcs#7) è possibile utilizzare i servizi gratuiti per uso personale messi a disposizione sul sito dell’Agenzia per l’Italia Digitale.

Ulteriori informazioni sulla PEC possono essere reperite sul sito dell’Agenzia per l’Italia Digitale.

26 Luglio 2017 · Gennaro Andele




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