Privatizzare i profitti e socializzare i debiti – e per la sospensione del pagamento delle rate del mutuo non c’erano fondi …

I 15 Paesi dell'Eurozona hanno raggiunto l’accordo sul piano per fronteggiare la crisi finanziaria internazionale, che prevede garanzie sui prestiti interbancari e garanzie pubbliche in caso di eventuali ricapitalizzazioni delle banche in difficoltà. «Il piano affronta tutti gli aspetti della crisi dei mercati», ha spiegato il presidente francese Nicolas Sarkozy.

La via scelta, vicina alle ipotesi avanzate dalla Gran Bretagna, prevede tra l'altro che i Paesi europei garantiscano i prestiti interbancari.

Il documento prevede anche la possibilità per i governi di fornire alle istituzioni finanziarie i capitali necessari per assicurare il buon funzionamento dell'economia e di impegnarsi per le ricapitalizzazioni degli istituti di credito in difficoltà. In questa ottica i governi renderanno disponibili  garanzie, assicurazioni, acquisti diretti e altri simili accordi sui nuovi debiti a medio termine nelle principali banche.

E dunque, anche l'Europa si allinea alla politica dell'amministrazione Bush,  un presidente fautore non del libero mercato, ma del “mercato libero”, fuori cioè da ogni regola, nel segno di un capitalismo sfrenato.

Questa ricetta politico-economica ha portato gli Stati uniti sull’orlo di una crisi ben più grave di quella del 1929 verificatasi dopo il crollo della borsa di Wall Street.

Adesso questo fallimento dovrà essere pagato anche dai contribuenti europei che dovranno  sborsare miliardi di dollari per ripianare i debiti prodotti dalla finanza e dalle banche. Se pensiamo che la nostra finanziaria di un anno si aggira intorno ai 13 miliardi di dollari complessivamente, si intuisce facilmente il peso che graverà su tutta l’economia e, di conseguenza, sulle famiglie italiane.

Bush, il comandante in capo, tanto amato dal nostro leader Berlusconi e preso ad esempio (….”io do sempre ragione agli Americani, ancora prima si sapere cosa intendono fare”…questa una sua recente affermazione..), ha portato gli Stati Uniti alla rovina e questo avrà ripercussioni drammatiche, chissà per quanto tempo, su tutta l’economia mondiale. Si anche da noi, servitori sciocchi……..

La finanza mondiale, in questo festival libertario voluto dai suoi massimi governanti, ha emesso sul mercato miliardi di dollari di prodotti derivati, ma questo impero finanziario, fatto di carte, ha prima cominciato a vacillare (crisi mutui facili), poi é definitivamente crollato.

Adesso i leader del cosiddetto mondo industrializzato sono stati   costretti a rimangiarsi le loro convinzioni, rivelatesi disastrose, e fanno l’esatto contrario di quello che è stato il loro credo politico.

La nuova parola d'ordine, la nuova strategia politico economica è, di qua e di là dell'Atlantico,  "Privatizzare i profitti e socializzare i debiti".

Ma iniettare denaro nelle tasche degli speculatori significa curare i sintomi, e non la causa del male. La cura è sbagliata. Il denaro pubblico dovrebbe essere usato per aumentare la base di ricchezza reale su cui le piramidi dei debiti sono state accumulate e non per foraggiare il sistema bancario-ombra, parallelo, che si è permesso di sviluppare negli ultimi 25 anni.

Per quanto ci riguarda parteciperemo anche noi alla grande abbuffata, con iniezione di capitali pubblici finalizzati a foraggiare banche come UNICREDIT e BANCA INTESA, e a togliere le castagne dal fuoco a  manager super pagati come Alessandro Profumo e Corrado Passera.

Le stesse banche, gli stessi manager che hanno ostacolato la portabilità dei mutui prevista dalla legge Bersani, così come riconosciuto e sanzionato dall'Antitrust.

Una legge di Stato il cui scopo era quello di alleviare le pene di migliaia di mutuatari indebitati e costretti a corrispondere rate sempre più pesanti proprio in conseguenza, ironia della sorte,  ai guasti causati dagli stessi finanzieri d'assalto che oggi vengono premiati. Una legge rimasta inapplicata proprio per l'ostruzionismo praticato dalle banche e dai loro amministratori, guidati dal potente cartello dell'ABI.

Senza dimenticare che un'altra legge, quella che istituiva un fondo di solidarietà per la sospensione delle rate del mutuo per i cittadini meno abbienti in procinto di vedersi pignorare la propria casa, è rimasta lettera morta, perchè i fondi stanziati dal precedente governo di centro sinistra sono stati dirottati in altri affari di Stato (Alitalia: altri profitti privatizzati, altri debiti socializzati). E non ce n'erano più di soldi disponibili...

Adesso però i fondi sono stati trovati! Quando si è trattato di evitare che venissero pignorate le banche, anzichè le case, quando è stato necessario impedire che venissero pignorati i lauti compensi dei banchieri, invece dei magri stipendi di operai ed impiegati, gli euro necessari sono magicamente venuti fuori dal cilindro del mago Tremonti.

Un capolavoro, non c’è che dire, quasi degno del grande maestro d’Oltre Oceano.

E allora, brindiamo tutti all'ennesima sbornia finanziaria che, da adesso, coinvolgerà le "borse di stato".

13 Ottobre 2008 · Antonio Scognamiglio




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