prestito cessione del quinto e morte del debitore

Nel caso del prestito personale, è assai probabile che l'assicurazione accampi qualsiasi scusa per non pagare (e nel caso in questione ha gioco facile). Anche se pagasse, bisognerebbe analizzare se potesse esercitare il diritto di rivalsa, nel qual caso la finanziaria sarebbe saldata, ma poi il debito continuerebbe a vivere nei confronti dell'assicurazione.

Per la cessione del quinto, la finanziaria si rivarrà sul TFR di Vostra madre (salvo il caso che la cessione sia del tipo NOTFR, ma sono una minoranza), per la parte restante altrettanto sicuramente interverrà l'assicurazione, la quale tuttavia si rivarrà dopo il pagamento sugli eredi.

Nel primo caso prevedo tempi lunghi e strascicati prima che la finanziaria o l'assicurazione mettano in campo azioni di recupero crediti, proprio per l'incertezza del rimborso assicurativo.

Nel secondo caso l'azione di recupero potrebbe essere più veloce, ma comunque non breve, essendo le compagnie assicuratrici meno strutturate e preparate nella gestione dei recuperi.

In entrambi i casi, avete secondo me ottime possibilità di gestire una trattativa con entrambi i creditori.

La cosa più conveniente potrebbe essere quella di gestire un saldo a stralcio del debito residuo. La regola generale, quando si gestisce il proprio indebitamento, è di non fare un debito per coprirne un altro, ma nel caso in questione dovreste a quel punto valutare la possibilità di richiedere un finanziamento o di farVi aiutare da parenti per reperire la somma da destinare al pagamento della transazione.

 

5 Marzo 2011 · Giovanni Napoletano