Prestiti: nuove direttive dall’UE » Più tutela per i consumatori
Prestiti, nuova direttiva Ue a tutela dei consumatori: stabilite condizioni ad alto grado di professionalità e nuove regole per marketing e pubblicità.
La nuova direttiva dell'UE 2014 stravolge completamente il settore del credito. Il testo contenuto nella nuova norma vuole semplificare l’accesso al credito specie nel settore dei prestiti. Q
uesto cambiamento avviene con la realizzazione di un mercato unico dei crediti ipotecari nel Vecchio Continente, aumentando fortemente il livello di tutela degli utenti.
La nuova direttiva coinvolge in prima persona la vita dei cittadini, con notevoli effetti a livello internazionale.
Le nuove direttive dell'Ue sui prestiti
Si tratta di una norma decisamente interessante, perché intende tutelare i prestiti personali dei consumatori.
La direttiva, che introduce novità su mutui e prestiti alle quali gli Stati membri dovranno adeguarsi, è stata approvata a maggioranza qualificata.
La directive on mortgage credits adottata dal Consiglio Ue punta a creare, infatti, un efficiente e competitivo mercato unico a vantaggio dei consumatori, creditori e intermediari del credito garantendo un livello elevato di tutela e protezione dei consumatori e affronta la materia dei prestiti irresponsabili considerato che nel contesto di grave crisi economica e finanziaria è in continuo aumento il numero dei prestiti insostenibili da lavoratori, imprese e famiglie.
La normativa è finalizzata a fare in modo che i mercati del credito ipotecari operino in modo responsabile e il testo punta anche a promuovere la stabilità finanziaria.
Nella direttiva, inoltre, sono prese in esame con fermezza le norme dell'UE riguardanti la pubblicità ingannevole, mentre le clausole illegittime nei contratti stipulati con i consumatori, non tengono conto delle particolarità del credito ipotecario.
I prestiti personali per mutui e ristrutturazioni superiori a 75 mila euro sono al di fuori del campo di applicazione delle norme comunitarie riguardanti il credito al consumo.
Mancano i requisiti richiesti dall'Unione Europea per gli intermediari del credito e per gli altri tipi di istituti.
Le nuove disposizioni impongono al creditore di valutare il merito creditizio del consumatore e anche obblighi di comunicazione da parte del consumatore.
Si disciplinano, dunque, anche i principi di vigilanza relativi ad intermediari del credito e si consente una regolamentazione adeguata di vigilanza degli enti non creditizi.
Il provvedimento approvato a maggioranza qualificata dal Consiglio UE comprende tutti gli emendamenti votati dal Parlamento europeo a seguito di un accordo raggiunto tra i due organi triangolo istituzionale europeo in prima lettura.
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