Conto corrente bancario: la portabilità è gratuita » Abbattuti anche i tempi per la definizione della pratica

Conto corrente bancario: la portabilità è gratuita » Abbattuti anche i tempi per la definizione della pratica

A partire dal 2015, è stata introdotta, nel nostro ordinamento giuridico, la portabilità gratuita, ed in tempi decisamente più ristretti, del conto corrente bancario personale.

Per chi ancora non ne fosse a conoscenza, Il decreto legge 24 gennaio 2015 numero 3, il quale ha recepito la direttiva europea sui conti correnti 92/14 del 23 luglio 2014, stabilisce un termine massimo di 13 giorni, entro il quale le banche devono provvedere al passaggio di un conto corrente, su richiesta del cliente.

Da un po' di tempo a questa parte, dunque, cambiare è più facile e, in più, non ci sono spese da sostenere per la portabilità del conto corrente.

Scopriamo le novità nei paragrafi successivi.

Che cos'è la portabilità del conto corrente

La portabilità del conto corrente e' la possibilità di trasferire il conto dalla banca dove lo si ha ad una che offre un conto corrente migliore per costi, condizioni e servizi, giudizio ovviamente a discrezione del cliente.

Per quanto riguarda la portabilità del conto corrente, già con la Legge Bersani sono state introdotte delle agevolazioni, ora col nuovo decreto sull’Investment Compact, dove sono state inserite apposite norme,
trasferire il conto corrente sara' più facile per il cliente perché le banche non potranno svincolarsi dall'obbligo di rendere la portabilità semplice e senza costi, che il correntista potrà fare senza alcun preavviso perché proibiti i termini minimi di durata contrattuale del conto corrente.

La portabilità del conto corrente gratuita in linea generale

Il modulo per spostare il conto corrente sarà standard, uguale per tutti: il cliente dovrà recarsi presso la nuova banca oppure sul suo sito e compilarlo, indicando anche i vari bonifici in entrata, gli addebiti diretti e quant'altro è legato al conto e che deve seguirlo presso il nuovo istituto senza alcun costo aggiuntivo e in tempi rapidi, massimo 6 giorni lavorativi.

Per cambiare banca, dunque, non ci si dovrà più preoccupare di dare alcuna comunicazione all'istituto che si intende lasciare, o di recarsi fisicamente allo sportello dell'istituto stesso per compilare i moduli, una procedura che ha influito negativamente sulla portabilità.

Nella gran parte dei casi, infatti, a fronte della richiesta di chiusura del conto le banche erano solite prendere tempo e far apparire l'operazione come complicata e “rischiosa” in quanto in caso di domiciliazione delle bollette e della carta di credito, o di ordini per bonifici da eseguire in data fissa, si sarebbe potuto correre il rischio di perdere le scadenze.

Conseguenza di questo comportamento adottato per scoraggiare chi intendeva lasciare una mobilità da banca a banca ancora molto bassa e che, come emerso da un'indagine dell'Antitrust dell'estate scorsa, ha consentito agli istituti di continuare ad applicare costi elevati per la gestione dei conti e delle operazioni. Insomma se la surroga dei mutui di fatto è stato un successo, il trasferimento dei conti non è mai veramente decollato.

Ecco quindi la nuova versione della portabilità che prevede che tutta la procedura sia fatta semplicemente all'atto dell'apertura del nuovo conto. Sarà la nuova banca a far firmare i moduli necessari, mentre il cliente dovrà solo indicare la data dalla quale far partire gli ordini permanenti di bonifico e gli addebiti diretti.

E a ulteriore garanzia che tutta l'operazione vada a buon fine, la legge chiarisce nero su bianco che la banca presso la quale si intende chiudere il conto è tenuta a fornire al nuovo istituto tutte le informazioni necessarie per riattivare i pagamenti sul conto di destinazione.

L'orientamento normativo che ha introdotto la portabilità gratuita del conto corrente

Come accennato nell'introduzione, Il decreto Investment compact ha approvato l’applicazione della direttiva europea che disciplina la portabilità del conto corrente, stabilendo un termine massimo di 13 giorni per il passaggio e la gratuità dell’operazione.

Così, qualora la banca non rispetti tale termine, scatta l’obbligo di risarcire il cliente in misura proporzionale al ritardo e alla disponibilità esistente sul conto al momento della richiesta di trasferimento.

In caso di richiesta di trasferimento del conto corrente, insieme a strumenti finanziari, ordini di pagamento e ulteriori servizi e strumenti collegati al conto, la portabilità non prevede oneri o spese a carico del consumatore.

Si tratta di una norma importante per i clienti bancari, che a seguito anche dei differenti costi dei conti correnti presenti sul mercato, potrà portare ad una maggiore concorrenza fra le banche.

Con le nuove disposizioni i clienti avranno meno remore ad effettuare il trasferimento del proprio conto e del deposito titoli da una banca all'altra.

Le banche dovranno inoltre risarcire eventuali ritardi nell'effettuazione del trasferimento.

In effetti, nell'ultimo anno soltanto l’8% dei correntisti ha scelto di cambiare banca, mentre sono migliaia gli italiani che rimangono con la vecchia banca, pagando un inutile sovrapprezzo.

Il consiglio agli utenti bancari è quindi quello di seguire da vicino i tempi di effettuazione dei passaggi e di pretendere che non vi siano oneri e spese nel trasferimento dei conti da una banca all’altra.

La procedura per la portabilità gratuita del conto corrente

Una volta individuato l’istituto di credito verso il quale si desidera eseguire la migrazione, occorre recarsi presso una filiale e compiere alcuni adempimenti riguardanti i servizi presenti sul vecchio conto.

In particolare, bisogna verificare le possibilità di mantenimento o di estinzione di eventuali prestiti, la titolarità di eventuali carte di credito (si può scegliere di mantenerle, trasferendo gli addebiti al nuovo conto, oppure di chiuderle), e il trasferimento dei titoli, attivando preventivamente un conto titoli nel nuovo istituto.

Una regola d’oro dunque in caso di cambiare conto corrente è quella di non chiudere mai il vecchio conto prima di averne attivato uno nuovo.

Bisogna di seguito effettuare il trasferimento di pagamenti periodici, bollette, stipendi o forniture servizi. Questo passaggio è piuttosto delicato, dato che eventuali anomalie possono portare a disservizi, in particolare con le utenze domestiche.

In effetti, se si estingue un conto senza segnalare ai fornitori dove addebitare le bollette si rischia di vedersi interrotte le forniture.

Dunque, bisogna prima sospendere gli addebiti periodici sul vecchio conto, e poi attivarli sul nuovo. Per quel che riguarda le bollette domiciliate tramite RID, esiste la possibilità di chiedere il trasferimento automatico.

Il servizio di “Trasferibilità delle domiciliazioni RID” è disponibile in tutte le banche, anche online; basta richiederlo presso la nuova banca, oppure compilare un modulo da internet, stamparlo e spedirlo. In contemporanea al trasferimento delle domiciliazioni RID, avviene anche il trasferimento di eventuali rate di prestiti o mutui.

Per le utenze di energia elettrica, gas, ecc, al fine di evitare interruzioni, è consigliato effettuare il pagamento personalmente prima della scadenza, indicando inoltre la modifica del conto al fornitore.

Anche i bonifici si possono trasferire tramite il servizio “Trasferibilità dei Bonifici”, disponibile in tutte le banche compilando l’apposito modulo.

Questa procedura riguarda anche gli incassi: i correntisti che hanno l‘accredito dello stipendio o della pensione sul conto dovranno comunicare i riferimenti del nuovo conto al datore di lavoro o all’ente previdenziale (Inps ad esempio).

Per la portabilità gratuita del conto correnti tempi certi o rimborso assicurato

Altra novità fondamentale della legge è costituita dall'obbligo dell'istituto di credito che il cliente intende lasciare, di “svincolare” il conto in tempi rapidissimi, provvedendo al trasferimento alla nuova banca non solo delle somme depositate ma anche di tutti gli ordini di incasso e di pagamento.

In questo modo non si rischia più che operazioni si perdano nel passaggio, oppure che il conto non venga trasferito proprio per la presenza di operazioni in sospeso.

Il termine stabilito dalle norme per completare il passaggio da banca a banca è di 12 giorni lavorativi, in pratica due settimane e mezzo, una data limite oltre la quale scattano sanzioni per i dipendenti e i funzionari inadempienti, da 5.160 a 64.555 euro, e il diritto al rimborso per i correntisti per il disagio subito.

Il rimborso, che sarà sempre automatico e quindi senza la necessità di aprire un contenzioso con la banca per ottenerlo, avrà un importo calcolato in misura proporzionale rispetto al ritardo e alla disponibilità esistente sul conto di pagamento al momento della richiesta di trasferimento. Le modalità per il calcolo saranno stabilite con un prossimo decreto del Ministero dell'economia che dovrà essere emanato entro luglio.

La legge ribadisce anche che, nel caso in cui venga richiesta anche la chiusura del conto originario, il consumatore abbia diritto al rimborso dei canoni annui pagati e riferiti al periodo successivo alla chiusura. Perciò, per esempio, se ho pagato una carta Pagobancomat 15 euro e il conto viene chiuso a giugno, mi dovranno essere rimborsati 7,5 euro.

25 Giugno 2015 · Gennaro Andele


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