Polizze assicurative abbinate a forniture di acqua luce e gas sottoscritte ad insaputa dei consumatori » Scatta l’indagine congiunta di Agcm Aeeg ed Ivass

Polizze assicurative abbinate a forniture di acqua luce e gas sottoscritte ad insaputa dei consumatori » Scatta l'indagine congiunta di Agcm Aeeg ed Ivass

Utenti assicurati automaticamente, a loro insaputa, dopo la sottoscrizione di contratti di fornitura di acqua, luce o gas: scatta l'indagine congiunta, a tutela dei consumatori, di Agcm, Aeeg ed Ivass.

Avete sottoscritto un contratto di fornitura energetica (acqua, luce o gas) e siete assicurati: voi lo sapevate?

Già, perché nel settore energetico sono due milioni gli utenti che hanno sottoscritto, il più delle volte inconsapevolmente, una polizza assicurativa abbinata alla fornitura di luce, gas e acqua.

Un fenomeno che riguarda soprattutto le offerte del mercato libero dell’elettricità e del metano e che vale, in premi assicurativi raccolti, 33 milioni di euro.

Si tratta per lo più di polizze ad “adesione automatica” in quanto è inclusa nel pacchetto sottoscritto e non separabile dal servizio principale.

Così il più delle volte, pur volendo, è impossibile rifiutare la copertura assicurativa.

Per fare luce su questo fenomeno che spesso rappresenta un costo occulto per il consumatore, l'Agcm (Autorità garante della concorrenza e del mercato), l'Aeeg, (Autorità per l’Energia elettrica ed il gas) e l'Ivass, (Istituto di vigilanza sulle assicurazioni), hanno avviato un’analisi tecnica congiunta su un campione di 20 pacchetti commerciali che combinano polizze assicurative e fornitura energetica volta a verificare il livello di correttezza e trasparenza di queste offerte e l’effettivo rispetto dei diritti dei consumatori.

Che cosa ha portato alla luce l'indagine congiunta sulle polizze assicurative nascoste per contratti di fornitura energetica in linea generale

Vediamo, in linea piuttosto generale, che cosa ha portato alla luce l'indagine congiunta sulle polizze assicurative nascoste per contratti di fornitura energetica.

L’analisi ha preso avvio dai risultati dell’indagine presentata un anno fa dall'Ivass che mostravano i profili di criticità delle polizze occulte legati alle “modalità di offerta, alla conoscenza effettiva dell’esistenza della polizza e alla sua conseguente azionabilità in caso di bisogno.

In parole povere, le tre authority vogliono capire se le aziende forniscono un’adeguata informazione all'utente e se quest’ultimo è consapevole di quello che ha sottoscritto e delle coperture che può rivendicare in caso di incidente domestico.

Nel comparto delle public utilities l’Istituto di vigilanza rivelò che tra le coperture la più comune era l’assistenza a domicilio in caso di piccoli guasti (invio elettricista, idraulico, tapparellista); eventi del tutto scollegati dalla fornitura principale di energia.

In altri casi oggetto della prestazione era il rimborso delle bollette pagate al verificarsi di determinati eventi, quali la perdita d’impiego, l’invalidità permanete o temporanea totale.

A conti fatti queste polizze costano all'utente 70 euro all'anno nel caso della fornitura elettrica, 40 euro annui nel comparto del gas e dai 3 ai 15 euro a un’utenza domestica del settore idrico. In quest’ultimo ambito, le polizze “assistono” l’utente in caso di perdite di acqua e consumi anomali addebitati in bolletta.

Esistono poi nei 20 pacchetti analizzati “polizze presentate come gratuite per l’utente” che promettono di garantire l’utente sia in caso di morosità per perdita dell’impiego sia l’assistenza tecnica a domicilio in caso di malfunzionamento degli impianti.

L’indagine ha anche messo in evidenza che, nell'ultimo anno operatività delle offerte, a fronte di 2 milioni di assicurati, sono state formulate 14.120 richieste di indennizzo.

L’indice di sinistrosità (rapporto tra richieste di indennizzo e polizze stipulate) è pari, in media, allo 0,2% per il settore idrico e allo 0,9% per il settore energetico; le compagnie di assicurazione hanno respinto il 32,1% delle richieste di indennizzo (33,4% per il settore energetico e 5,8% per il settore idrico) e hanno sostenuto costi per sinistri per 4,2 milioni di euro (13% dei premi raccolti).

Il comunicato di Agcm Aeeg ed Ivass sull'indagine a tutela dei consumatori nell'ambito delle polizze assicurative nascoste nei contratti di fornitura energetica

Agcm, Aeeg ed IVASS insieme per la tutela dei consumatori su polizze abbinate alle forniture di energia di acqua luce e gas.

Gli uffici dell’Antitrust, dell’Autorità per l’energia elettrica il gas e il sistema idrico e dell'IVASS hanno avviato una analisi tecnica congiunta - su un campione di 20 pacchetti commerciali (offerti da 13 compagnie di assicurazione e 19 operatori dei settori energetico e idrico) che combinano polizze assicurative e fornitura di energia elettrica, gas o acqua - volta a verificare il livello di correttezza e trasparenza di queste offerte e l’effettivo rispetto dei diritti dei consumatori.

L’iniziativa fa seguito agli esiti dall'indagine Sei assicurato e forse non lo sai svolta dall'IVASS nei mesi scorsi, da cui era emerso un fenomeno di polizze abbinate a servizi e prodotti di vario genere, con possibili profili di criticità per i consumatori legati alle modalità dell’offerta, alla conoscenza effettiva dell’esistenza della polizza e alla sua conseguente azionabilità in caso di bisogno.

L’insieme delle informazioni raccolte dagli uffici delle tre Authority mira innanzitutto a quantificare la dimensione e a chiarire le caratteristiche complessive del nuovo e crescente fenomeno delle offerte che abbinano forniture di servizi energetici o idrici a prodotti assicurativi.

Contestualmente, si sta valutando il rispetto puntuale, da parte degli operatori e delle imprese di assicurazione, della normativa vigente (in particolare del Codice del Consumo) e della regolazione settoriale. Ad esempio, le informazioni richieste agli operatori vertono su elementi quali l’adeguata informazione del cliente finale, il rilievo del rischio assicurato, l’eventuale presenza di clausole vessatorie.

Tra le prime evidenze, emerge che sono circa 2 milioni i consumatori in possesso di una polizza abbinata alla fornitura di servizi energetici e idrici. I premi assicurativi raccolti a partire dal lancio delle offerte ammontano a circa 33 milioni di euro.

Il settore dell’energia (elettricità e gas) ha raccolto i maggiori volumi, sia in termini di premi (oltre 28 milioni di euro) sia di assicurati (1,5 milioni).

Uno degli operatori del campione analizzato offre una polizza con costo a carico del cliente, pari a circa 70 euro annui per il settore elettrico e 40 euro annui per il settore gas. Negli altri casi (di minore significatività in termini di premi raccolti) le polizze sono presentate come gratuite per l’utente.

Nel settore dell’energia le polizze sono offerte ai clienti del mercato libero: nel caso di costo a carico del cliente, sono coperti i guasti agli impianti elettrico (quadro elettrico, interruttore etc.) e gas (“fuga post contatore” sulle tubazioni di alimentazione all'interno dell’abitazione).

Le polizze gratuite garantiscono in genere assistenza tecnica presso l’abitazione (invio d’urgenza di idraulici, fabbri e altri professionisti specializzati, spese d’albergo in caso di necessità, etc.). Altre polizze gratuite prevedono il rimborso del costo della bolletta nei casi di perdita di impiego o invalidità/inabilità; si è rilevato anche un caso di polizza che offre soccorso stradale e sostituzione del veicolo.

Nel settore idrico le coperture assicurative del campione analizzato sono invece tutte a pagamento dell’utente, con costi variabili da 3 a 15 euro annui (utenze domestiche). In tale settore sono prevalentemente coperti i consumi anomali risultanti in bolletta e derivanti da perdite occulte di acqua.

Nell'ultimo anno di operatività delle offerte, a fronte di 2 milioni di assicurati, sono state formulate 14.120 richieste di indennizzo.

L’indice di sinistrosità (rapporto tra richieste di indennizzo e polizze stipulate) è pari, in media, allo 0,2% per il settore idrico e allo 0,9% per il settore energetico; le compagnie di assicurazione hanno respinto il 32,1% delle richieste di indennizzo (33,4% per il settore energetico e 5,8% per il settore idrico) ed hanno sostenuto costi per sinistri per 4,2 milioni di euro (13% dei premi raccolti).

A seguito della verifica congiunta, sono in via di definizione gli opportuni interventi di competenza di ciascuna Autorità finalizzati a garantire che:

  1. la prospettazione delle polizze ai consumatori (rischio assicurato, copertura, esclusioni, modalità di attivazione, recesso) risulti condotta in maniera tale da garantire una scelta consapevole;
  2. le modalità di raccolta delle adesioni alle polizze a pagamento siano corrette;
  3. risulti effettiva la consapevolezza dei consumatori relativa all'esistenza stessa delle garanzie;
  4. sia per i clienti agevole richiedere l’indennizzo e, qualora dovuto, ottenere lo stesso.

Cosa si evince dall'indagine delle authority sulle polizze assicurative automatiche inserite nei contratti di fornitura energetica

Cosa si evince dall'indagine di Ivass, Antitrust e Autorità per l'Energia chde riguarda le polizze assicurative abbinate a contratti di fornitura di energia elettrica, gas e acqua.

Come chiarito nei precedenti paragrafi, l'Istituto di vigilanza sulle assicurazioni, insieme all'Autorità Antitrust e quella per l'Energia elettrica, ha aperto un'indagine su 20 operatori energetici e 13 compagnie di assicurazione per il fenomeno delle offerte combinate, ovvero le polizze assicurative abbinate a contratti di fornitura di energia elettrica, gas e acqua.

Il nome dell'operazione è “Sei assicurato e forse non lo sai”. L'indagine è stata avviata in aprile.

Le offerte combinate, diffuse in tutto il mondo, in Italia coinvolgono più di 15 milioni di cittadini, cui vengono offerti oltre 1.600 tipi diversi di “pacchetti” derivanti da accordi commerciali tra assicurazioni e operatori economici di varia natura.

Il filone che riguarda le compagnie energetiche coinvolge 2 milioni di assicurati e oltre 33 milioni di euro di premi.

Ma come cambiare questa brutta abitudine? Innanzitutto, è necessario modificare la normativa che regola le sanzioni inflitte dall'Ivass alle compagnie assicurative, perché la loro efficacia è quasi nulla e non pagarle è la regola, al punto che nel 2014, a fronte di provvedimenti per circa 4 milioni, sono affluiti alle casse dell'Erario meno di 300 mila euro.

Inoltre, è in ritardo di oltre un anno il regolamento governativo per la creazione dell'Organismo di vigilanza sugli intermediari assicurativi, una soluzione analoga a quella a suo tempo varata per i promotori finanziari con l'Albo vigilato dalla Consob.

Si, perché il regolamento governativo che avrebbe dovuto attuare la previsione di legge non è mai stato emanato, sebbene sia trascorso ormai un anno dalla scadenza fissata.

Ad oggi non è possibile prevederne esiti e tempi.

Sembra un caso di scuola di quei provvedimenti legislativi la cui attuazione regolamentare viene dilazionata alle calende greche in un clima di incertezza e ostruzionismo da parte di portatori di interessi privati, per di più malintesi.

Concludendo, a nostro avviso, bisogna sforzarsi di capire le scelte dei consumatori in un mondo di continue innovazioni tecnologiche e finanziarie che non presentano solo rischi ma anche opportunità.

La miglior tutela del consumatore, oltre che in una sana concorrenza, sta in una comunanza di interessi, sia delle autorità pubbliche a colmare le asimmetrie informative sul mercato, sia delle imprese ben gestite a salvaguardare la reputazione nel lungo periodo.

Tutti i diritti che il consumatore ignora pur avendo sottoscritto una polizza assicurativa nel contratto di fornitura energetica

Tutti i diritti che il consumatore ignora pur avendo sottoscritto una polizza assicurativa nel contratto di fornitura energetica.

Come chiarito ampiamente, lo studio delle 3 authority congiunte, ha indagato oltre 20 proposte commerciali che abbinano forniture acqua, gas ed elettriche con formule assicurative di diverse compagnie.

I risultati sono stati piuttosto interessanti: circa 2 milioni di consumatori sono possessori di pacchetti forniture+polizze che complessivamente portano una raccolta di circa 33 milioni di euro.

Un milione e mezzo di tali consumatori possiede pacchetti di fornitura di energia elettrica e gas che garantiscono un volume di affari di circa 28 milioni di euro.

Sebbene poco significative in termini di raccolta dei premi, talune polizze possono anche essere gratuite, ossia non a carico dell’utente: in questi casi tuttavia le coperture sono piuttosto basic.

Si tratta soprattutto di assistenza tecnica domiciliare di tecnici, operai, idraulici o fabbri; in alcuni casi, poi, se l’intestatario ha perso il lavoro l’importo della bolletta può essere annullato o azzerato.

Ciò non accade invece per le forniture di acqua, i cui costi sono sempre a carico dell’utente.

Le polizze assicurative abbinate tuttavia coprono solitamente solo i consumi anomali che potrebbero derivare da perdite di acqua.

Ma quali sono i diritti che il consumatore ignora?

L’indagine ha mostrato come gli utenti siano assolutamente inconsapevoli delle garanzie acquistate e, in caso di sinistro, siano insufficientemente informati sul tipo di indennizzo cui possono accedere a seconda della tipologia di polizza stipulata.

La maggior parte dei consumatori coinvolti nella indagine ha a tal proposito evidenziato come tali formule assicurative non permettano con semplicità ed immediatezza di richiedere indennizzi anche con appositi moduli.

31 Luglio 2015 · Andrea Ricciardi


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