Debiti propri e per fideiussioni a favore di una srl

Non bastavano i nostri debiti - Ci sono anche quelli della società di cui mio marito era fideiussore

Mio marito alcuni anni fa è stato il legale rappresentante della società srl in cui lavorava con suo padre.

In previsione di una crisi e del tracollo finanziario, il legale rappresentante è diventato suo padre e mio marito ne è uscito. Ora mio marito è responsabile per la srl di ciò che ha firmato con una banca in cui era fideiussore (che ha già fatto decreto ingiuntivo) e con un creditore, il quale nel contratto di fornitura, in mala fede ha aggiunto la clausola "responsabile anche personalmente".

In fiducia mio marito ha firmato e ora le conseguenze sono pesanti.

Risultato attuale due decreti ingiuntivi, uno della banca che tra 20 gg sarà esecutivo e l'altro del creditore già esecutivo con pignoramento del c/c cointestato con me e dove esiste il nostro mutuo ipotecario per la casa.

Per far fronte ai nostri debiti (non quelli della società - siamo in regime di separazione dei beni) abbiamo messo in vendita la casa e finalmente dopo molto tempo abbiamo trovato l'acquirente.

Ora che stiamo per vendere mi chiedo se ci potranno essere degli ostacoli alla vendita, e nel caso riuscissimo potrebbero questi decreti intaccare anche il c/c con cui lavora mio marito per la sua nuova ditta individuale dove arrivano i proventi del suo lavoro?

La cosa che mi spaventa è che siamo una famiglia in cui io non lavoro per accudire i nostri due bimbi, e pensare che anche la nostra unica risorsa ci venga tolta, mi lascia terrorizzata.

Esistono associazioni che forniscono assistenza legale anche a chi ormai non se la può permettere?

Rischio revocazione atto di alienazione immobile

Se la vendita è conclusa a prezzo di mercato e l'immobile è destinato a costituire l’abitazione principale dell'acquirente, o di suoi parenti e affini entro il terzo grado, non c'è la possibilità di revocatoria dell'atto da parte dei creditori, anche nel caso di un fallimento della srl in cui venisse riconosciuta anche la responsabilità di suo marito come amministratore.

Il problema consisterà nell'evitare che il ricavato, fatto salvo il residuo valore del mutuo ipotecario garantito da ipoteca, resti incagliato nel pignoramento di un conto corrente qualsiasi intestato a suo marito. La necessità conseguente è quella di affidare i proventi della vendita a terzi. Non c'è altro modo per non correre rischi.

Tenga anche presente che i corrispettivi per l'attività lavorativa che svolge suo marito potranno anch'essi essere pignorati alla fonte (non solo dopo che siano stati depositati sul conto corrente) con precetto notificato direttamente al committente. Sempre che l'attività stessa non risulti, per così dire, sommersa.

Non credo esistano e comunque non ne conosco, associazioni della tipologia da lei invocata.

14 Novembre 2012 · Andrea Ricciardi