Pignoramento in arrivo presso residenza del debitore

Pignoramento presso residenza debitore a seguito di vicissitudini negative

Mio marito a seguito vicissitudini negative nello svolgimento della propria esclusiva attività commerciale si trova a dover affrontare il debito, nel confronto di un privato, di 15.000 euro e ha definitivamente chiuso l’attività.

Mio marito di fatto é nullatenente; siamo in casa di mia esclusiva proprietà ed in regime di separazione dei beni dal 1993.

Il problema sono i mobili dell'abitazione in quanto, ad eccezione della camera da letto e della cucina acquistati da mio marito, il restante mobilio proviene totalmente dall'abitazione dei miei nonni (immobile donato con atto notarile nel 1990) i quali hanno redatto una scrittura privata (sempre nel 1990) elencando nel dettaglio i mobili (databili attorno agli anni ’40), complementi d’arredo, suppellettili e altro, precisando che erano a me effettivamente destinati; preciso che non sono mobili di pregio né antichi.

Per cautelarmi dal pignoramento mobiliare (cui il creditore ha da subito garantito tale azione), è mia intenzione far redarre da un professionista, per di più CTU, perizia giurata asseverata descrivendo in dettaglio detti mobili, con aggiunta di terzi testimoni necessari ad avvalorare la provenienza reale.

La scrittura privata sottoscritta da i miei nonni è, di fatto, l’unico documento che attesta la reale proprietà e provenienza di tali mobili (non esistono fatture). La domanda che Le pongo è la seguente: è sufficiente questa scrittura privata (i miei nonni sono defunti nel 1992) da allegare se necessario, alla perizia, per stabilire la provenienza e la proprietà o devo farla autenticare da un notaio (anche se non sono più in vita i sottofirmatari) o da un qualsiasi pubblico ufficiale ( ad esempio come copia conforme)? Resto in attesa di Suoi suggerimenti.

Evitare pignoramento con perizia giurata

La perizia giurata redatta da un CTU è certamente efficace qualora si tratti di fotografare la situazione esistente in un appartamento prima che il debitore vi elegga residenza.

Nel suo caso la perizia appare ridondante, e funzionalmente debole per gli scopi che si prefigge, in quanto il tecnico dovrebbe presentare le proprie deduzioni basandosi comunque sulla scrittura privata dei suoi nonni e, magari, sul supporto dei testimoni.

Più efficace, mi sembra (ma non ho dati oggettivi o di giurisprudenza in tal senso) invece l’alternativa che ipotizza il coinvolgimento di un notaio. La soluzione migliore, se i tempi ed i costi fiscali lo consentono, è quella della registrazione della scrittura privata. E sarà senz'altro utile la disponibilità dei testimoni, se non per evitare il pignoramento, almeno per recuperare i beni pignorati in sede di opposizione all'esecuzione proposta dal terzo proprietario degli stessi, non debitore.

12 Novembre 2012 · Simone di Saintjust




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