Pignoramento dei beni a causa di uno sfratto esecutivo

Pignoramento beni

Mia moglie, a seguito sfratto esecutivo di attività commerciale di tipo individuale, sarà oggetto di richiesta di pignoramento dei propri beni (per recupero pregresse locazioni nate per morosità): non possiede conto corrente né proprio né condiviso, non ha autoveicoli intestati né similari, non ha immobili di proprietà, non ha titoli ( i buoni postali esistenti, a breve saranno resi liquidi).

Siamo in regime di separazione dei beni dal 1993, la casa in cui viviamo è di mia esclusiva proprietà.

Il problema sono tutti i mobili presenti nell’abitazione.

La soluzione ipotizzata che sottopongo alla Sua attenzione: essendo tecnico abilitato, regolarmente iscritto all'ordine professionale, redigo perizia tecnica giurata circa lo stato giuridico del mobilio (realmente mio e di mia suocera – al 50% – ma senza riscontri fiscali) al fine di definire i precisi titolari della proprietà.

Detta perizia sarà presentata alla visita all'Ufficiale Giudiziario al fine di vanificare l’intervento di pignoramento.

E’ corretto oppure occorre precisare/aggiungere dell'altro?

Sfratto esecutivo e pignoramento

Lei è parte nel contenzioso, sarebbe meglio far redigere ed asseverare la perizia ad un tecnico terzo che “fotografi” lo stato della situazione nel suo appartamento. Per intenderci, il consulente tecnico potrebbe essere chiamato successivamente, dal giudice o dal creditore, a spiegare su quali basi ha accertato la proprietà. E qui, spero che lei convenga, il perito avrebbe qualche difficoltà, non disponendo (anche lui) di alcun riscontro, almeno fiscale, e di nessun elemento probante, se non la testimonianza sua e di sua suocera (il che a me sembra davvero poco).

La perizia tecnica giurata è utile quando redatta prima del trasferimento di residenza del debitore.

23 Novembre 2012 · Chiara Nicolai




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