Le principali novità in materia di espropriazione mobiliare presso il debitore introdotte dal “decreto del fare”
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Sono queste le principali novità in materia di espropriazione mobiliare presso il debitore introdotte dal “decreto del fare”, con l’obiettivo di salvaguardare, se possibile, la continuità aziendale e, per lo Stato, di continuare ad incassare le rate.
In pratica, è stato sostituito il comma 1 dell’articolo 62 del Dpr 602/73, ed è stata prevista l’estensione delle limitazioni stabilite dal Codice di procedura Civile alla pignorabilità dei beni strumentali utilizzati da imprenditori ditte individuali, anche in presenza di imprese che abbiano forma giuridica di società e nei casi di prevalenza del capitale sul lavoro.
Il limite del pignoramento fino a un quinto di tali beni (appunto: strumenti, oggetti e libri strumentali all’esercizio dell’impresa, professione, arte o mestiere) vale però a una sola condizione: solo se è presumibile pensare che la vendita degli altri beni dell’azienda trovati dall’ufficiale esattoriale non sono sufficienti a soddisfare il credito dell’erario.
Dunque, il pignoramento di tali beni opera solo in via residuale, quando appunto non vi sono altri beni da pignorare in azienda.
3 Luglio 2013 · Stefano Iambrenghi
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