Pignoramento dell’automobile in seguito a mancato pagamento prestito

Prestiti non rimborsati - Temo il pignoramento della mia automobile

Io posseggo un'auto del valore quattroruote di circa 3 mila euro: sono proprietario al 50% con mia moglie di un appartamento del valore di circa 120 mila euro dove viviamo, su cui paghiamo un mutuo da circa 3 anni, quindi con nessuna capienza di in caso di vendita all'asta del mio 50%.

Siamo tutti e due dipendenti con contratto a tempo determinato (con agenzia interinale).

Purtroppo per poter pagare regolarmente le rate del mutuo ho dovuto abbandonare da diversi mesi il pagamento di un prestito con debito residuo di 32000 e una carta revolving di 5000 completamente utilizzata.

Ho ricevuto diverse chiamate da diverse agenzie di recupero. L'ultima (la settimana scorsa) m'ha detto che non ci saranno piu tentativi di riscossione delle rate insolute (che ormai sono 7/8) e che riceverò probabilmente la lettera DBT. L'unica cosa è che mi hanno proposto un tentativo di chiusura totale di tutte e due le posizioni per una cifra intorno ai 24000.

Purtroppo sto solo cercando di prendere un pò di tempo per il momento dato che non ho quella cifra a disposizione.

Volevo sapere se nonostante lo scarso valore dell'auto e la praticamente nulla capienza che deriverebbe dalla vendita all'asta del mio 50% dell'immobile, potrebbero provare cmq a iscrivere ipoteca e provare quella strada.

Un'altra cosa che volevo sapere è se trascino ancora la cosa piu avanti ho la possibilità di ridurre la richiesta per il saldo e stralcio e fino a che importo posso provare a scendere se provo a contrattare un pò, nonostante le spese dovrebbero aumentare per gli atti che verrebbero fatti.

No pignoramento del veicolo ma piuttosto pignoramento dello stipendio per prestito non rimborsato

La cosa più probabile, vista la situazione complessiva, è un tentativo di pignoramento dello stipendio (se Lei è un lavoratore dipendente a tempo indeterminato), Suo o di un eventuale garante.

In mancanza di stipendi aggredibili, un'ipoteca di secondo grado potrebbe essere accesa sia per garantire il rientro dal credito, sia per farLe pressione psicologica ai fini del rientro.

Dubito tuttavia che, in quest'ultima ipotesi, la finanziaria attivi in tempi brevi la garanzia ipotecaria.

Se riuscisse a portare avanti senza conseguenze l'insolvenza, il credito sarà con ogni probabilità ceduto a società terze cessionarie.

In questo caso potrebbe riuscire ad intavolare buone trattative, anche ottenendo stralci superiori a quello già offertoLe, tuttavia tirare troppo la corda potrebbe essere controproducente, la Sua proprietà immobiliare La espone a forti rischi.

30 Ottobre 2012 · Lilla De Angelis




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