Eventuale pignoramento automobile per risarcimento danni

Denuncia penale e probabile pignoramento per risarcimento danni

Mio fratello possiede una grande punto del 2008 che utilizzo solo io: lui, a seguito di una rissa ha ricevuto una denuncia penale.

Per l'entità del rimborso dei danni fisici e morali non ha raggiunto un accordo con la controparte, quindi mi suggerisce di intestare a me l'auto, nel caso che gli venga chiesto un rimborso che lui non riesca ad onorare, solo che a mia volta ho un debito come garante non pagato con una finaziaria di 25.

000 Euro.

Non avendo altre persone cui intestare l'auto, siamo orfani, secondo voi chi tra i due rischia maggiormente il pignoramento in caso di possesso dell'auto?

Il pignoramento dell'auto serve a poco in un'azione esecutiva per recupero crediti da risarcimento danni

Bisogna chiedersi perché fra le misure di riscossione coattiva di tipo esattoriale (Equitalia) non sia previsto il pignoramento e l’espropriazione del veicolo di proprietà del debitore, ma il fermo amministrativo.

Pignorare un veicolo vuol dire innanzitutto trovare un luogo dove custodirlo in attesa che vengano espletate le procedure di vendita all'asta. Si potrebbe lasciare la custodia al proprietario, ma nello stesso tempo non si può pretendere che il proprietario abbia nella propria disponibilità un box o un posto auto non accessibile a terzi. Pertanto, al custode non sarebbero imputabili eventuali danni causati al bene da terzi, differentemente da quanto accade, ad esempio, per un divano pignorato dall'ufficiale giudiziario in casa del debitore.

Delle due l'una: o rischiare di dover vendere all'asta una carcassa oppure pagare un custode.

Ed allora la domanda che si pone il creditore è quanto tempo ci vorrà perchè vada in porto la vendita coattiva del bene pignorato. E quanto egli dovrà corrispondere, nel frattempo, per la custodia del bene pignorato. Certo, i costi di custodia alla fine andranno imputati al debitore. Ma, il titolare della rimessa bisogna pagarlo cash e non quando, e se, si riesce ad escutere il debitore.

Alla fine il creditore deve farsi carico dei costi legali per avviare il pignoramento e di quelli di custodia in attesa che vada a buon fine l’espropriazione. Senza contare il deprezzamento del bene per svalutazione, fino a quando non si trova il compratore. E stiamo parlando di un'auto usata.

Morale della favola: il pignoramento e l’espropriazione del veicolo di proprietà del debitore è azione esecutiva molto rischiosa in termini di beneficio economico per il creditore.

Ciò non esclude che in talune circostanze non si faccia ricorso ad essa; accade per veicoli di un certo pregio e valore commerciale, con immatricolazione recente rispetto all'azione esecutiva. Oppure quando fra creditore e debitore si siano instaurate dinamiche non riconducibili al profilo prettamente economico.

12 Ottobre 2012 · Andrea Ricciardi




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