La pensione sociale (o assegno sociale) – come ottenerla

Pensione sociale o assegno sociale - Di cosa si tratta

La pensione sociale, o assegno sociale, è una prestazione di carattere assistenziale che prescinde del tutto dal versamento dei contributi; essa spetta ai cittadini che si trovino in condizioni economiche disagiate ed abbiano situazioni reddituali particolari previste dalla legge. Il diritto alla prestazione è accertato in base al reddito personale per i cittadini non coniugati e in base al reddito cumulato con quello del coniuge, per i cittadini coniugati.

L’assegno sociale è concesso con carattere di provvisorietà e la verifica del possesso dei requisiti reddituali e di effettiva residenza viene fatta annualmente.

L’assegno sociale non è soggetto a trattenute Irpef.

Non è reversibile ai familiari superstiti ed è inesportabile. Pertanto non può essere erogato all'estero. Il soggiorno all'estero del titolare, di durata superiore a 30 giorni, comporta la sospensione dell'assegno fino al rientro in Italia.

L’Assegno sociale ha sostituito la Pensione sociale dall'1.1.1996.

A chi spetta la pensione sociale

Può ottenere l'assegno sociale, almeno per quanto riguarda il 2014, chi ha un reddito personale non superiore a 5 mila e 818 euro e un reddito coniugale (comprensivo cioè anche dei redditi del coniuge) di 11 mila e 637 euro.

Hanno diritto all'assegno sociale i cittadini italiani, comunitari e stranieri extracomunitari titolari di carta di soggiorno o di permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo, i quali:

  1. sono in possesso del requisito anagrafico previsto dalle norme attualmente in vigore (dall'1.1.2013 il requisito anagrafico di 65 anni è stato posticipato al compimento del 65°anno e tre mesi);
  2. soggiornano legalmente ed in via continuativa in Italia da almeno 10 anni;
  3. sono sprovvisti di reddito, ovvero possiedono redditi di importo inferiore ai limiti stabiliti dalla legge.

Come presentare domanda per ottenere la pensione sociale

La domanda può essere inoltrata esclusivamente in via telematica attraverso uno dei seguenti canali:

  • web – avvalendosi dei servizi telematici accessibili direttamente dal cittadino tramite PIN attraverso il portale dell'Istituto, www.inps.it;
  • telefono – chiamando il contact center integrato al numero 803164 gratuito da rete fissa o al numero 06164164 da rete mobile a pagamento secondo la tariffa del proprio gestore telefonico;
  • patronati e intermediari dell'Istituto - usufruendo dei servizi telematici offerti dagli stessi.

Importo e decorrenza per l'erogazione della pensione sociale

L’assegno sociale decorre dal 1° giorno del mese successivo a quello di presentazione della domanda e in presenza di tutti i requisiti previsti dalla legge (età, cittadinanza, residenza effettiva e dimora abituale in Italia, requisiti reddituali).

La misura massima dell'assegno spettante è determinata dalla differenza tra il limite di reddito previsto annualmente e il reddito dichiarato.

In relazione all'entità del reddito personale e/o coniugale, l'assegno sociale può essere liquidato in misura intera o ridotta.

L’importo mensile dell'assegno è dato dalla misura massima spettante, divisa per 13 mensilità.

Per il 2013, ad esempio, l’importo mensile è stato fissato in 442 euro per tredici mensilità.

Importo della pensione sociale sociale e minimo vitale

La prassi giuridica prevalente concorda nel considerare l'importo erogato con l'assegno sociale come livello soglia di impignorabilità della pensione di vecchiaia o di anzianità.

Infatti la ratio della pensione sociale è proprio quella di assicurare ai cittadini ultra sessantacinquenni, in disagiate condizioni economiche, un reddito sufficiente per le minime esigenze di vita. I giudici di legittimità ritengono, pertanto, che possa essere disposto il pignoramento della pensione di vecchiaia o di anzianità solo nella misura di un quinto della quota netta mensile che va ad eccedere il minimo vitale.

25 Maggio 2014 · Annapaola Ferri


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