Pensione – Il diritto alla neutralizzazione dei contributi previdenziali

La contribuzione acquisita nella fase successiva al perfezionamento del requisito minimo contributivo per l'accesso alla pensione di anzianità non può tradursi nel detrimento dell'importo commisurato alla prestazione pensionistica già virtualmente maturata.

Infatti, nella fase successiva al perfezionamento del requisito minimo contributivo, l’ulteriore contribuzione (qualunque ne sia la natura: obbligatoria, volontaria o figurativa) è destinata unicamente ad incrementare il livello di pensione già consolidatosi, senza mai poter produrre l’effetto opposto di compromettere la misura della prestazione potenzialmente maturata in itinere.

In questo consiste il diritto alla neutralizzazione dei contributi previdenziali, ribadito dai giudici della Corte di cassazione nella sentenza 10323/2017.

5 Novembre 2017 · Tullio Solinas