Patente e rinnovo – Le nuove disposizioni dopo la riforma

Rinnovo della patente - Cosa cambia?

Sta per scadermi la patente e mi sarebbe dovuto arrivare il nuovo tagliandino, che avrei applicato sulla vecchia patente: ho sentito però, che ci sono delle novità per quanto riguarda il rinnovo.

In sostanza, cosa cambia?

Mi servirebbe un chiarimento.

Rinnovo della patente - Una patente con formato nuovo di zecca e con scadenza alla data del proprio compleanno

E' vero, ci sono delle novità. In sostanza si tratta della stampa di una patente nuova di zecca e della scadenza alla data del proprio compleanno.

Saranno queste le nuove norme sull'oggetto del rinnovo della patente dopo la riforma del 2013.

Sarà soppresso infatti, il sistema dei tagliandini adesivi da applicare sulla vecchia patente ad ogni rinnovo.

Da quest'anno, la riforma ha previsto che alla scadenza della patente, se ne stamperà direttamente una nuova.

Il vecchio metodo, infatti, era stato criticato perché soggetto a deterioramento, ed era anche usuale che il tagliando si staccasse dalla patente.

Così, verranno stampate circa sette milioni di licenze di guida rinnovate, ogni anno.

La stampa avverrà nella Capitale, a livello centralizzato.

Questo è ciò che prevede la recente riforma, insieme alle patenti europee.

Manca praticamente solo l’approvazione da parte della Conferenza Stato-Regioni.

La riforma ha mutato anche la durata delle patenti.

La scadenza del documento di guida, infatti, non coinciderà più con la data del rilascio, ma con quella del compleanno successivo dell'automobilista.

Escluse da questo le patenti superiori (C per camion e D per autobus) e quelle con durata ridotta rispetto alle regole generali, come ad esempio quelle per disabili e malati cronici, per le quali la scadenza è, come sempre, decisa dalla Commissione medica locale caso per caso.

Non cambia nulla, invece, per quanto riguarda la procedura per chi deve ottenere il rinnovo della patente.

Infatti, sarà tenuto agli stessi adempimenti cui era obbligato prima della riforma:

  1. il certificato anamnestico del medico di base o di uno specialista che segue abitualmente l’interessato;
  2. e la visita medica alla Asl o da un altro dei sanitari abilitati, come quelli delle Ferrovie dello Stato o quelli militari, che operano perlopiù presso le agenzie di pratiche e le autoscuole.

26 Gennaio 2013 · Andrea Ricciardi


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