Multa per omessa ritargatura dei ciclomotori immatricolati prima del 14 luglio 2006
Attenzione » il contenuto dell'articolo è poco significativo oppure è stato oggetto di revisioni normative e/o aggiornamenti giurisprudenziali successivi alla pubblicazione e, pertanto, le informazioni in esso contenute potrebbero risultare non corrette o non attuali.
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Da lunedì 13 febbraio 2012 scatta la nuova normativa sulla ritargatura dei motorini e chi non sarà in regola rischia una multa fino a 1.559 euro.
In pratica il vecchio contrassegno di circolazione, il cosiddetto targhino esagonale, e il certificato d’idoneità tecnica, utilizzati finora, andranno sostituiti con una vera e propria targa quadrata e con un certificato di circolazione che comporterà l’immatricolazione del mezzo quasi come se fosse un’automobile, tranne che per il fatto che non sarà necessaria l’iscrizione al Pra, il Pubblico registro automobilistico.
Cosa prevede la nuova normativa
I ciclomotori già circolanti muniti ancora di certificato di idoneità tecnica e di contrassegno di identificazione dovranno obbligatoriamente essere ritargati entro e non oltre la data del 12 febbraio 2012. A far data dal 13 febbraio 2012 la circolazione dei ciclomotori non regolarizzati sarà punita con la sanzione da euro 389 a euro 1.559. Sono esclusi dall'obbligo di ritargatura i ciclomotori immessi in circolazione dopo il 14 luglio 2006.
La ritargatura comporta il rilascio del certificato di circolazione e della targa.
La relativa domanda può essere presentata secondo la seguente tempistica:
- dal 2 aprile 2011 per i titolari di contrassegno di identificazione la cui sequenza alfanumerica inizia per "0", "1" e "2";
- dal 2 giugno 2011 per i titolari di contrassegno di identificazione la cui sequenza alfanumerica inizia per "3", "4" e "5";
- dal 1 agosto 2011 per i titolari di contrassegno di identificazione la cui sequenza alfanumerica inizia per "6", "7" e "8";
- dal 30 settembre 2011 per i titolari di contrassegno di identificazione la cui sequenza alfanumerica inizia per "9" o con la lettera "A".
Per il rilascio del certificato di circolazione e della targa per ciclomotori già in circolazione è necessario presentare la domanda, su apposito modello (TT 2118), presso un ufficio della Motorizzazione Civile (oppure in un’agenzia privata connessa telematicamente con la motorizzazione) compilato e sottoscritto secondo le avvertenze ivi contenute. Il modulo è disponibile online: clicca qui.
Modulistica per la ritargatura dei ciclomotori
Al modulo compilato occorre allegare bisogna allegare, fra l'altro, tre diverse distinte di versamento, tra bolli, costi della pratica e della nuova targa, per un totale di quasi 50 euro. E cioè:
- attestazione di versamento di 9,00 euro sul del codice civilep. 9001 intestato al Dipartimento Trasporti;
- attestazione di versamento di 29,24 euro sul del codice civilep. 4028 intestato al Dipartimento Trasporti;
- attestazione del versamento di 12,92 sul del codice civilep. 121012 intestato alla Sezione Tesoreria dello Stato di Viterbo;
- fotocopia di un documento d'identità in corso di validità e del codice fiscale o relativa annotazione sul modello di domanda;
- contrassegno di identificazione;
- certificato di idoneità tecnica in originale ovvero, in caso di sottrazione, smarrimento o distruzione, la relativa denuncia. In tali casi, nonchè quando il certificato di idoneità tecnica sia deteriorato in modo da rendere illeggibile in tutto o in parte i dati tecnici, per il rilascio del Certificato di Circolazione e dell'eventuale targa può essere richiesto previa visita e prova;
- se trattasi di società, autocertificazione con N° di iscrizione alla Camera di Commercio.
Se il richiedente è minorenne l'istanza deve essere sottoscritta dal genitore o dal tutore allegando la fotocopia di un documento di riconoscimento in corso di validità.
Obbligatorie le registrazioni dei passaggi di proprietà
Saranno obbligatorie anche le registrazioni dei passaggi di proprietà. Così targa e libretto saranno associati in maniera indissolubile ad un solo ciclomotore e chi ne possiede più di uno dovrà munirsi di altrettante targhe e libretti. Il nuovo sistema dovrebbe garantire più sicurezza sul fronte dei furti e del conseguente fenomeno del riciclaggio dei motorini, sulle pratiche di compravendita e infine nel campo degli incidenti, in occasione dei quali diventerà più facile identificare i responsabili.
Commenti e domande
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