Mutuo vitalizio ipotecario » Di cosa si tratta? – Informazioni utili

Mutuo vitalizio ipotecario - Cos'è e come funziona

Mi chiamo Franco, ho 75 anni ed avrei bisogno di denaro liquido per affrontare alcune spese impreviste: vorrei richiedere un finanziamento, ma attualmente non riuscirei sicuramente a saldare in tempo le rate.

Mio fratello, invece, mi ha parlato vagamente di una nuova forma di prestito, con poche garanzie: il mutuo vitalizio ipotecario.

Mi piacerebbe sapere esattamente di cosa si tratta, e se mi converrebbe, vista la mia situazione, stipularlo.

Mutuo vitalizio ipotecario - Per saperne di più

Il mutuo vitalizio (noto anche con il termine di prestito vitalizio) è un nuovo tipo di finanziamento, molto particolare. Questo modello di prestito, parecchio praticato soprattutto nel Regno Unito, ha iniziato a diffondersi a macchia larga anche nel nostro Paese, e diverse banche già lo concedono.

E' stato introdotto in Italia, dalla Legge 248 del 2 dicembre 2005, che all'articolo 12, stabilisce che: Il prestito vitalizio ipotecario ha per oggetto la concessione da parte di aziende ed istituti di credito nonche' da parte di intermediari finanziari, di cui all'articolo 106 del testo unico di cui al decreto legislativo 1° settembre 1993, numero 385, di finanziamenti a medio e lungo termine con capitalizzazione annuale di interessi e spese, e rimborso integrale in unica soluzione alla scadenza, assistiti da ipoteca di primo grado su immobili residenziali, riservati a persone fisiche con età superiore ai 65 anni compiuti.

Praticamente, con questa tecnica, il proprietario di un immobile può disporre che la propria casa venga ipotecata e posta a garanzia di un prestito proporzionale al valore immobiliare.

Viene concesso ai soggetti di età superiore ai 65 anni ed è garantito da ipoteca di primo grado sull’immobile di proprietà del beneficiario.

Ottenuto il mutuo, non vi è alcun obbligo di restituzione del denaro.

Pertanto il beneficiario non dovrà pagare alcuna rata né vi è obbligo per questi o terzi soggetti di prestare garanzie.

Quando il bene cadrà in successione, gli eredi acquisiranno la proprietà dell'immobile insieme al fardello del debito, il cui rimborso verrà a quel punto richiesto per intero dal finanziatore, con la scadenza di un anno.

Chi non disponesse delle somme necessarie all'estinzione del finanziamento, potrà valutare l'accensione di un mutuo tradizionale.

In caso contrario, se il debito non venisse onorato nei termini, l’istituto di credito provvederà a soddisfarsi espropriando la casa con l’esecuzione forzata.

Dopo aver espropriato e venduto il bene, la banca verserà la differenza agli eredi.

Nell’ipotesi, invece, in cui il credito maturato dalla banca, alla morte del pensionato, superi il valore dell'immobile, la differenza rimane a carico della banca, senza che essa si possa rivalere in alcun modo sui beni degli eredi.

Nel mutuo vitalizio ipotecario, gli importi richiedibili variano a seconda dell'età del richiedente.

Per i soggetti più "giovani", ovvero entro i 75 anni, ammontano solo al 20% del controvalore immobiliare.

Ad 80 anni, invece, si può ottenere il 40%, mentre la concessione per gli ultranovantenni arriva fino al 50%.

Comunque, l’ammontare della somma erogata può variare da 32.000 a 350.000 euro circa, ma molto dipende anche dalle condizioni praticate dalla singola banca.

In conclusione, come può immaginare, questa soluzione può migliorare considerevolmente la sua vita.

Forse un po' meno... quella dei suoi eredi.

12 Marzo 2013 · Andrea Ricciardi




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