Comunione dei beni e agevolazioni casa » Le conseguenze della separazione

Agevolazioni prima casa » Cosa succede con separazione

Siamo una coppia sposata in comunione dei beni ed abbiamo acquistato una casa 3 anni fa, tramite un mutuo, che scadrà fra 13 anni.

Nel caso ci separiamo, come funziona per le agevolazioni della casa?

Lei non ha lavoro.

Agevolazioni prima casa » La casa non va venduta prima che siano decorsi cinque anni dall'acquisto

Nel caso di separazione dei coniugi l'assegnazione dei beni immobili, come l'ammontare dell'eventuale assegno di mantenimento per il coniuge "debole" e per i figli, avviene in maniera consensuale per accordo tra i coniugi o è stabilito dal giudice in caso di disaccordo.

In molti casi non si procede alla vendita dell'immobile ma all'assegnazione al coniuge più debole ovvero a quello che ha avuto l'assegnazione dei figli.

Anche nel ricorrere di quanto riportato nel quesito è comunque importante non vendere l'immobile prima del trascorrere di un quinquennio dal momento dell'acquisto, nel caso in cui sia in corso il godimento de benefici prima casa.

In questo caso, infatti, dovrebbero essere versate le imposte evase (imposte intere meno imposte agevolate versate) maggiorate di una sanzione del 30% e degli interessi di mora.

7 Maggio 2013 · Giuseppe Pennuto


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2 risposte a “Comunione dei beni e agevolazioni casa » Le conseguenze della separazione”

  1. scancerina ha detto:

    salve, sono sposata dal 2000 in separazione di beni. Dopo il matrimonio ho comprato casa che ho venduto e nello stesso anno ne ho comprata un’altra usufruendo sempre del tasso agevolato prima casa. Prima dei 5 anni (nel 2008) sono stata costretta a svendere casa perché licenziata e non ho comprato nulla. Non posseggo niente e non lavoro. Adesso mi chiedono con una cartella esattoriale un sacco di soldi che non ho. Nel 2012 mio marito ha comprato una casa (solo lui e ricordo siamo in separazione di beni) possono pignorarla solo perché sposato con me?
    Grazie mille
    saluti

    • Lei dovrebbe dimostrare che i soldi richiesti tramite cartella esattoriale non sono stati utilizzati per i fabbisogni familiari. In pratica lei dovrebbe dimostrare che con l’importo iscritto a ruolo (e dovuto all’erario) ha acquistato un Rolex al suo gigolò ed un viaggio con soggiorno per due (lei ed il suo amante) nella romantica Polinesia. Solo così suo marito potrà evitare di dover rimborsare l’Agenzia delle entrate. Anche con il regime coniugale di separazione dei beni.

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