Alternative al mutuo » L’ipotesi della nuda proprietà

Alternative al mutuo » L'ipotesi della nuda proprietà

Con la morsa della crisi che stringe sempre di più le famiglie del nostro, ridente, Paese, ottenere un mutuo è sempre più un ostacolo invalicabile. Inoltre, il mercato immobiliare non gode di stabilità. E' ora, quindi, di scoprire ed utilizzare valide alternative al mutuo prima casa: oggi parliamo della nuda proprietà.

L’accensione di un mutuo, come sappiamo, prevede il pagamento di rate pluriennali e comunque viene concesso solo dietro garanzie economiche da parte dei mutuatari.

Questi hanno comunque tanti strumenti che li tutelano e per esempio, richiedere la surroga, o portabilità, del mutuo potrebbe migliorare le condizioni di pagamento delle rate.

In ogni caso, è bene sapere che esistono vie alternative all'acquisto della casa diverse dal mutuo bancario che, anche se rimane uno degli strumenti più importanti per poter comprare un immobile, può non essere indispensabile per diventarne proprietari.

La nuda proprietà, per esempio, è una delle alternative che sempre più vengono scelte dagli italiani e che si diffondono sul territorio.

La nuda proprietà come alternativa al mutuo

La nuda proprietà consiste nel vendere la propria casa a degli acquirenti mantenendone il diritto di usufrutto fino alla morte.

Praticamente, vendere la propria casa come nuda proprietà significa incassarne il valore d’acquisto ma continuare a viverci fino agli ultimi giorni di vita.

Ovviamente il prezzo della vendita sarà ridotto rispetto al valore reale dell'immobile e chi la comprerà potrà di fatto goderne alla morte del vecchio proprietario.

Certo, per i giovani può essere un buon modo per comprare una casa. Inoltre, trovare dei proprietari di casa di una certa età disposti a vendere la propria casa in questo modo è sempre più facile.

Secondo alcune statistiche, infatti, le vendite di nude proprietà sono aumentate del 12,5% negli ultimi anni.

Più dettagliatamente, è Roma ad essere capitale anche in questo senso perché l’aumento riscontrato è del 21,9% alla quale segue però Torino con il 18,7% di crescita del fenomeno, Milano con il 17,4% e Firenze e Genova con il 15,5% di nude proprietà in più nel biennio 2011-2013.

Dalla ricerca è emerso che sono soprattutto gli anziani a scegliere questa modalità di vendita, soprattutto le coppie over 75 che non hanno figli né eredi a cui lasciare la casa, con una pensione di 1.100 euro al mese.

Per i giovani, è una buona occasione perché i costi sarebbero molto ridotti.

Le stime dicono che a Roma è possibile risparmiare fino al 25% in più rispetto ad una compravendita tradizionale, a Milano fino al 23,8%, a Torino si arriva fino al 26,6% e a Firenze è possibile risparmiare fino al 31% su una compravendita normale.

Secondo il censimento, inoltre, si è potuto stabilire che le compravendite di nude proprietà hanno coinvolto 85 mila anziani solo nel 2013.

Ma la novità che fa pensare che la crisi alleggi ancora in modo consistente sulle nostre tasche, è che anche tra i trentenni e i cinquantenni si verificano questo tipo di compravendite.

Anche gli over 50, infatti, scelgono di dividere la casa dall'usufrutto, conservandolo per almeno dieci anni.

In questa maniera, chi riceve i soldi dell'acquisto si garantisce una certa stabilità economica e chi acquista sa che a breve sarà possessore di un bene che potrà anche utilizzare.

A conti fatti, se si possiede un immobile che vale 250 mila euro e lo si vende come nuda proprietà, la rendita annuale sarebbe di 2500 euro che porterebbe l’acquirente a pagare il nostro immobile 162.500 euro, con un’evidente riduzione sul prezzo iniziale.

16 Aprile 2014 · Giorgio Valli


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