Mutui, la rinegozione entra nel vivo

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La rinegoziazione del mutuo, prevista dalla convenzione tra Abi e Ministero dell'economia, entra nel vivo in un momento in cui i tassi annui dei prestiti per la casa hanno superato la soglia del 6%, il livello più alto registrato dal 2003. Le banche intanto hanno fatto recapitare per posta ai loro clienti la proposta di rinegoziazione. Ma a chi conviene davvero?

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11 Settembre 2008 · Piero Ciottoli


Commenti e domande

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9 risposte a “Mutui, la rinegozione entra nel vivo”

  1. chiara oldani ha detto:

    In questi giorni di rientro dalle vacanze, tanti «portatori sani» di mutuo a tasso variabile (come me) si sono visti recapitare nella cassetta postale una letterina del proprio istituto erogante. La missiva comunica, con piglio baldanzoso, che il cliente può decidere di rinegoziare il mutuo, «abbassandone la rata».La convenzione tra Associazione bancaria italiana (Abi) e governo, negoziata la scorsa primavera ed entrata in funzione dal 1° settembre, era stata duramente criticata dalle associazioni di consumatori, ma le banche si difesero asserendo che le cifre avrebbero dato loro ragione.

    Bene: nel mio caso, ma non è il solo, il «risparmio» per ciascuna rata mensile sarebbe di 3,47 euro, ben 41 euro annui! In cambio, vedrei allungare il mutuo di altri dieci anni e pagherei un ammontare complessivo di interessi migliaia di volte superiore al «risparmio». Semplicemente ridicolo.

    Adesso, cifre alla mano, le associazioni di consumatori dovrebbero davvero passare all’azione. Il risparmio complessivo per i portatori di mutuo è inesistente: la convenzione prevede nella sostanza solo l’allungamento del prestito, pratica di certo non gratuita, che le banche concedevano anche prima, senza bisogno di leggi e decreti. Alcune hanno tentato di salvare la faccia asserendo che la convenienza della rinegoziazione «dipende dal reddito», come se fosse un’equazione complessa a governare il confronto tra busta paga e uscite mensili.

    La convenzione Abi-governo avrebbe dovuto agire su due punti fondamentali, per essere davvero incisiva: il metodo di calcolo degli interessi e la verifica di merito sui mutui.

    Il sistema tradizionale di ammortamento dei prestiti, quello cosiddetto «alla francese», permette il pagamento di interessi sugli interessi, premiando solo i creditori, che incassano interessi maggiorati grazie alla rinegoziazione. Se da un lato gli interessi sono la giusta remunerazione del prestito, dall’altro il governo se vuole davvero intervenire dovrebbe curare gli interessi dei cittadini e cercare di alleviare le loro sofferenze, non peggiorarle. Nella convenzione nulla si dice della valutazione di rischiosità del prestito; la rinegoziazione del mutuo andrebbe concessa solo a coloro che non hanno manifestato intenzione di speculazione.

    Le famiglie in difficoltà meritano tutto l’aiuto possibile, addirittura a carico del sistema pubblico, ma la convenzione aiuterà anche coloro che, sull’onda della bolla speculativa, hanno comprato immobili con mutui al 100% a tasso variabile, intestandoli a parenti e affini, per poi magari affittarli in nero. Questa è una legge per salvare gli speculatori immobiliari.

    Il criticatissimo presidente americano George W. Bush, che non passerà certo alla storia per le sue lungimiranti idee economiche, quando ha istituito il fondo per sostenere le famiglie in difficoltà a causa dei mutui subprime, ha introdotto criteri per non salvare gli speculatori, piccoli e grandi che fossero.

    Chi ha speculato in America si deve arrangiare, in Italia invece lo salva lo Stato.

  2. karalis ha detto:

    La lettera che mi ha mandato la banca per la rinegoziazione è lunghissima e molto complicata. Vorrei sapere su cosa devo mettere la massima attenzione per non essere fregato un’altra volta …

    Commento di marcellino (VE) | Giovedì, 11 Settembre 2008

    Soprattutto devi stare attento a due cose: la prima a capire bene di quanto scenderà la rata rispetto ad oggi, la seconda è non confondere le elaborazioni che la lettera contiene come elementi contrattuali.

    Attenzione soprattutto a non cadere in equivoci nella lettura delle simulazioni di durata: se una tabella riporta ad esempio il dato che al verificarsi di determinate condizioni il rimborso del conto di debito avviene in 120 mesi, quel numero va sempre aggiunto alla durata originaria.

    Rinegoziando il mutuo con l’accordo Abi-ministero la durata minima del finanziamento, salvo estinzione anticipata, rimane quella originaria mentre, lo ribadiamo, quella massima è sconosciuta.

  3. marcellino (VE) ha detto:

    La lettera che mi ha mandato la banca per la rinegoziazione è lunghissima e molto complicata. Vorrei sapere su cosa devo mettere la massima attenzione per non essere fregato un’altra volta …

  4. karalis ha detto:

    Volevo chiedere un vostro parere su a chi conviene aderire alla proposta delle banche per la rinegoziazione del mutuo e, soprattutto, quali sono le eventuali alternative a disposizione.

    Grazie per l’attenzione che vorrete dedicare a questa mia domanda.

    Commento di michele vinciguerra | Giovedì, 11 Settembre 2008

    Sostanzialmente la rinegoziazione ABI MEF conviene a chi non ce la fa proprio più a pagare la rata attuale e ancor di più se è già in una situazione di morosità. E’ una soluzione non molto conveniente, ma praticabile, per chi ha un mutuo di breve durata. La rinegoziazione è assolutamente sconsigliabile per chi invece ha un finanziamento con durata residua di venti o più anni, a meno che non si trovi veramente con l’acqua alla gola.

    Le possibili alternative sono rappresentate da surroga e sostituzione.

    Con la surroga la titolarità dell’ipoteca passa a un’altra banca che offre condizioni migliorative. I costi sono ridotti e in molti casi pari a zero: la procedura, però, è ancora farraginosa e non sempre è facile trovare una banca disposta ad accollarsi il mutuo.

    Con la sostituzione viene estinto il vecchio mutuo e se ne fa un altro. In questo caso bisogna mettere in conto spese per qualche migliaio di euro, ma si ha la massima flessibilità. In entrambe le ipotesi lo sconto che si ottiene è inferiore alla rinegoziazione, ma la durata del mutuo resta certa.

  5. karalis ha detto:

    Ho un mutuo a tasso variabile contratto nel 2005.
    Per gravi motivi personali ho saltato il pagamento di alcune rate.

    Posso aderire alla rinegoziazione? Ho anche ricevuto la lettera delle banca, ma non vorrei che ancora non siano emersi i miei due ultimi mancati pagamenti.

    Commento di alberto | Giovedì, 11 Settembre 2008

    La banca deve proporre lo stesso la rinegoziazione, per questo hai ricevuto la lettera anche avendo saltato due rate. Le somme non pagate e gli interessi di mora entrano nel conto accessorio.

  6. karalis ha detto:

    Qualcuno è così gentile da dirmi quando parte questa benedetta rinegoziazione?

    Alcuni dicono che è partita dal 29 agosto. Altri invece sostengono che partirà da gennaio 2009.

    Qual è la verità? Rispondetemi grazie

    Commento di lucia guadagno, Arco Felice (NA) | Giovedì, 11 Settembre 2008

    Il cliente ha tre mesi dalla ricezione della lettera per aderire. Dall’assenso si devono calcolare altri tre mesi per avere la nuova rata. In pratica si partirà tra gennaio e febbraio 2009.

  7. michele vinciguerra ha detto:

    Volevo chiedere un vostro parere su a chi conviene aderire alla proposta delle banche per la rinegoziazione del mutuo e, soprattutto, quali sono le eventuali alternative a disposizione.

    Grazie per l’attenzione che vorrete dedicare a questa mia domanda.

  8. alberto ha detto:

    Ho un mutuo a tasso variabile contratto nel 2005.
    Per gravi motivi personali ho saltato il pagamento di alcune rate.

    Posso aderire alla rinegoziazione? Ho anche ricevuto la lettera delle banca, ma non vorrei che ancora non siano emersi i miei due ultimi mancati pagamenti.

  9. lucia guadagno, Arco Felice (NA) ha detto:

    Qualcuno è così gentile da dirmi quando parte questa benedetta rinegoziazione?

    Alcuni dicono che è partita dal 29 agosto. Altri invece sostengono che partirà da gennaio 2009.

    Qual è la verità? Rispondetemi grazie

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