Mutui e Decreto Anticrisi

Attenzione » il contenuto dell'articolo è poco significativo oppure è stato oggetto di revisioni normative e/o aggiornamenti giurisprudenziali successivi alla pubblicazione e, pertanto, le informazioni in esso contenute potrebbero risultare non corrette o non attuali.

Il peggio sembra essere passato per i sottoscrittori di mutui a tasso variabile. Sembrano ormai lontani i tempi delle rete insostenibili a causa del record del tasso interbancario (5,39% a ottobre). Ora che l’Euribor si è allineato al tasso Bce a quota 2%, non resta che attendere che questo beneficio si riversi sulla rata mensile.

Chi dovesse comunque restare sopra il 4% può infine ricorrere all'aiuto del Governo, che nel decreto anti-crisi, ora approvato definitivamente in Parlamento, ha previsto un tetto di protezione per tutti i mutui a tasso “non fisso” sottoscritti prima del 31 ottobre 2008.

Per fare una domanda sulla normativa che impone il tetto del 4% sugli interessi dei mutui prima casa a tasso variabile in generale e su tutti gli argomenti correlati clicca qui.

15 Febbraio 2009 · Piero Ciottoli




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