Multa per parcheggio in zona blu senza esposizione del ticket – Si può contestare l’illegittimità dell’ordinanza istitutiva del parcheggio a pagamento ma non quella eventuale della delibera di concessione del servizio
Nel giudizio d’opposizione ad ordinanza ingiunzione avente ad oggetto l’irrogazione di sanzioni amministrative per violazione del codice della strada, il giudice ordinario ha il potere di sindacare incidentalmente, ai fini della disapplicazione, soltanto gli atti amministrativi posti direttamente a fondamento della pretesa sanzionatoria.
Pertanto, ove sia stata irrogata una sanzione pecuniaria per la sosta di un autoveicolo in zona a pagamento senza esposizione del tagliando attestante l'avvenuto versamento della somma dovuta, il controllo del giudice non può estendersi anche agli eventuali vizi di legittimità della delibera della giunta comunale di concessione della gestione del servizio ad un'impresa privata.
Infatti, il giudice ordinario, nel giudizio di opposizione avverso ordinanza ingiunzione di pagamento della sanzione pecuniaria amministrativa, può sindacare sotto il profilo della legittimità, al fine della sua eventuale disapplicazione, il provvedimento cosiddetto presupposto, e cioè quello integrativo della norma la cui violazione è stata posta a fondamento di detta sanzione, ovvero l’ordinanza del Sindaco istitutiva del parcheggio a pagamento, che fa sorgere la violazione del conseguente divieto.
La delibera di concessione della gestione del servizio di parcheggio non si pone, invece, in rapporto diretto con la violazione: i due atti, concessione del servizio e istituzione dell’area con obbligo di ticket, sono inseriti in iter amministrativi differenti e rispondono ad altrettanto diverse finalità: con il primo, viene unicamente selezionato il concessionario di un servizio; con il secondo, si impone l’obbligo di pagamento della sosta in una determinata zona, obbligo la cui violazione comporta l’irrogazione della sanzione.
La delibera di concessione del servizio non si inserisce nella sequenza procedimentale che sfocia con l’adozione dell’ordinanza sindacale; né condiziona la sussistenza della violazione accertata. L'illegittimità della concessione della gestione del servizio di parcheggio non può, quindi, riverberarsi sull'ordinanza istitutiva del parcheggio a pagamento, né inficiare l’accertamento dell'infrazione.
Insomma, chi incorre in un verbale per aver parcheggiato in un zona blu senza ticket, può proporre ricorso al Giudice di pace purché evidenzi irregolarità diverse da quelle inerenti all'affidamento in gestione del servizio di parcheggio.
Così hanno stabilito i giudici della Suprema Corte di cassazione nella sentenza 13659/16.
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