Multa per chi parla al cellulare mentre guida » Ora i vigli urbani ti pedinano: è boom di sanzioni

Multa per chi parla al cellulare mentre guida » Ora i vigli urbani ti pedinano: è boom di sanzioni

Aumentano i casi di vigili urbani, in borghese, che pedinano l'automobilista per coglierlo in flagrante, mentre guida parlando al telefono, ed effettuare la multa.

Vigili urbani in borghese che pedinano autisti e motociclisti per pizzicarli con il cellulare alla guida.

È l'ultima frontiera anti-furbetti della strada, una strategia d'attacco che da Firenze si sta diffondendo a macchia d'olio da Nord a Sud: da Padova (con 73 multe solo nella scorsa settimana, 161 euro di sanzione e -5 punti dalla patente) a Gallarate fino a Lecce.

Praticamente gli agenti, in abiti civili e dunque non riconoscibili, si mettono alle calcagna dei guidatori sospetti e, appena possibile, li colgono in flagrante. La multa, inutile dirlo, è scontata.

Vigili urbani in borghese pedinano automobilisti per beccarli mentre parlano al cellulare guidando: scatta la multa

Avete capito bene: ti puntano, ti pedinano, controllano per qualche istante e poi scatta la multa: sono i vigili anti-telefonino, squadre di agenti in borghese a caccia di automobilisti e scooteristi indisciplinati che telefonano mentre sono alla guida.

Questo servizio è mirato a migliorare la sicurezza stradale.

Le statistiche, infatti, parlano chiaro: la maggior parte degli incidenti, specialmente nei centri urbani, avviene per distrazione di chi è alla guida e il cellulare è il primo motivo.

Una ricerca belga, inoltre, conferma questa tesi: l'utilizzo in modalità voce mentre si è al volante aumenta del 4% il rischio incidenti, se invece il telefonino lo si prende in mano il rischio sale al 23 per cento.

Chissà che il nuovo codice della strada, che permette di andare in scooter in due a partire dai 16 anni, non riesca a diminuire almeno su due ruote i comportamenti rischiosi.

In fondo, ci si può sempre spartire i compiti: uno guida, l'altro chatta.

I pedinamenti dei vigili urbani per beccare chi guida parlando al cellulare servono per diminuire gli incidenti o per rimpinguare le casse comunali?

La multa, strumento sempre più ambiguo: i pedinamenti dei vigili urbani per beccare chi guida parlando al cellulare servono per diminuire gli incidenti o per rimpinguare le casse comunali?

Ora, per i furbetti che parlano e portano la macchina, abbassando il cellulare in prossimità dei semafori controllati dalla municipale o lanciandolo sul sedile accanto se affiancati dalla polstrada, non c'è scampo.

Come per gli scooteristi che guidano il motorino con una mano sola, perché nell'altra stringono lo smartphone.

Come accennato, infatti, Sulle strade della penisola, infatti, si sono moltiplicate le squadre di vigili e poliziotti «ombra» che, in abiti civili, seguono chi viene sorpreso al cellulare mentre è alla guida.

Per i fermati è scattata una multa salata: 161 euro e cinque punti in meno alla patente.

Naturalmente con la contestazione immediata al disobbediente resta poca possibilità di manovra, al massimo può balbettare qualche scusa ma non la spunta.

C'è più margine, invece, quando la contravvenzione arriva a casa: allora si può sperare nel ricorso.

Il Grande Fratello cede così il passo al Grande Occhio. Sempre e comunque controllati.

Con gli angeli della legalità senza la divisa c'è il rischio di sentirsi spiati, tanto che tenere lo sguardo incollato allo specchietto per capire se ha qualcuno vuole scoprire che facciamo dentro la nostra auto diventa quasi fisiologico.

Ma è un dato di fatto che molti incidenti sono legati proprio all'uso del cellulare alla guida. Secondo una ricerca belga l'utilizzo in modalità voce mentre si è al volante aumenta del 4 per cento il rischio incidenti e se si usano le mani sale al 23 per cento.

Questo dovrebbe far riflettere chi sostiene, a torto o a ragione, questi «pedinamenti» servono a rimpinguare le casse comunali, che restano a secco quando il grande caldo svuota le città e si riducono i proventi provenienti dalle multe per divieto di sosta o per gli eccessi di velocità.

Bisogna comunque monetizzare in qualche modo. Certo nel sistema del pedinamento c'è più repressione che prevenzione.

La speranza comunque, è che almeno così le strade diventino più sicure.

26 Agosto 2015 · Giovanni Napoletano


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