Morosità vecchie bollette dopo cambio fornitore » No del Tar al C-mor

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Morosità vecchie bollette dopo cambio fornitore - Cosa è il C-MOR

In sostanza, che cos'è (o era) questo C-mor? In parole povere, funzionava così: quando un cliente moroso nei confronti del suo fornitore di energia elettrica decideva di passare a un altro venditore, il primo perdeva lo strumento di “persuasione” più efficace per tutelare il proprio credito, ovvero il distacco dell'utenza.

Per ovviare al problema, era stato elaborato un sistema “indennitario”, che assicurava al venditore uscente la riscossione di almeno una parte del credito verso il proprio vecchio cliente.

Il meccanismo era congegnato in modo per cui la provvista necessaria al “ristoro” del vecchio fornitore fosse fornita dallo stesso cliente moroso, che si vedeva addebitare in bolletta, dal nuovo fornitore, una somma a titolo di “costo aggiuntivo per il trasporto dell'energia elettrica”, ovvero il corrispettivo C-mor.

Questo corrispettivo poteva essere addebitato dall'attuale fornitore a titolo di indennizzo a favore del precedente, al quale risultava il mancato pagamento di una o più bollette da parte del cliente.

Il c-mor veniva fatturato nella parte della bolletta relativa agli oneri diversi da quelli dovuti per la fornitura di energia elettrica.

La bolletta contenente il corrispettivo c-mor riportava il seguente comunicato: In questa bolletta Le viene addebitato per conto di un Suo precedente venditore il "Corrispettivo CMOR, a titolo di indennizzo, per il mancato pagamento di una o più bollette. Per ulteriori informazioni su tale corrispettivo si deve rivolgere al precedente venditore o chiamare il numero verde 800 166 654. Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito ww.autorita.energia.it"

In sintesi, nella situazione precedente alla sentenza del Tar che vedremo, se un cliente "cattivo pagatore" che avesse sottoscritto un contratto di mercato libero voleva rientrare nel servizio di maggior tutela e mantenere attiva la propria fornitura doveva, al momento del rientro, pagare i debiti accumulati con il vecchio fornitore.

Il nuovo erogatore, infatti, non era tenuto a fornire un nuovo servizio di elettricità nei confronti di clienti che fossero stati identificati in precedenti rapporti contrattuali con il medesimo operatore come "cattivi pagatori".

Ma adesso, finalmente, è arrivato lo stop dal Tar della lombardia.

Morosità vecchie bollette dopo cambio fornitore - Stop al C-mor dal Tar della lombardia

Farà molto piacere ai “morosi elettrici” sapere che il C-Mor è stato bocciato dal Tar Lombardia.

Infatti, con la pronuncia numero 683 del 14 Marzo 2013, il Tar della Lombardia, Sezione Terza, ha disposto che: Deve essere annullato il provvedimento dell'Autorità per l’energia elettrica e il gas che ha introdotto il cosiddetto sistema indennitario, misura di contrasto al fenomeno del “turismo energetico” - vale a dire il comportamento opportunistico dei clienti finali che intenzionalmente omettano, in vista del passaggio ad altro fornitore ( “switching”), il pagamento delle ultime bollette, confidando sul fatto che, una volta passati al nuovo esercente, il precedente operatore non disponga più di strumenti compulsori efficaci per tutelare il proprio credito - introducendo obblighi ad hoc in capo al nuovo fornitore l’obbligo di richiedere al nuovo cliente anche il pagamento delle somme dovute al precedente fornitore, con una voce in bolletta denominata C-Mor, dovendosi osservare che non si tratta di un intervento legittimato dalla necessità di ristabilire un contraddittorio paritario mediante atti sostitutivi di un’attività negoziale privata inesistente bensì di una disciplina posta tutta dal lato dell'offerta di servizi: esistono dunque convincenti ragioni per rigettare una linea interpretativa che ritenga di poter trasformare senza limiti l’enunciazione di scopi in poteri nuovi e innominati dell'autorità di regolazione incidenti sull’autonomia contrattuale.

Secondo la sentenza, quindi, deve scomparire dalla fattura, almeno per ora, la voce “C-Mor” voluta dall'authority del settore per mettere fino al turismo energetico e con la quale si imponeva al nuovo fornitore l’obbligo di richiedere al nuovo cliente anche il pagamento delle somme dovute al precedente gestore.

A parere dei giudici del Tar, con la delibera che introduceva il sistema indennitario, l’autorità per l’energia elettrica era andata oltre i suoi poteri.

L'operatore uscente non dispone di strumenti adeguati per tutelare il proprio credito nei confronti dei clienti morosi

Ormai da tempo esisteva il fenomeno dei “morosi elettrici”, che fidavano sul fatto che il precedente operatore non disponeva più di strumenti efficaci per tutelare il proprio credito.

Così, era stato elaborato il sistema indennitario, con l'introduzione del corrispettivo C-mor, ora bocciato dai giudici amministrativi

A formalizzare il ricorso al Tar era stata la Edison, sostenendo l'illegittimità del meccanismo sotto due profili.

Dapprima quello concorrenziale, perché a pagare per le morosità era l'operatore entrante con una pratica di "cessione del credito" del tutto impropria, e non il vecchio gestore, che evidentemente non era stato capace di esigere i suoi crediti. E infine, quello regolamentare, perché l'Autorità con questo meccanismo avrebbe travalicato i suoi poteri e il suo mandato istituzionale.

Il Tar della Lombardia ha accolto il ricorso. Ma l'Authority per l'energia non si rassegna e annuncia un appello, chiedendo la sospensiva della sentenza.

La battaglia va avanti, con da una parte la possibilità del Regolatore di interferire su un regime di concorrenza senza una precisa norma che ne preveda esplicitamente un potere di intervento. Dall'altra, invece, in gioco c'è l'antica contrapposizione tra economia di mercato e tutela della collettività.

Morosità vecchie bollette - Chi non aveva pagato il vecchio fornitore può tirare un sospiro di sollievo

Salvi tutti, quindi, almeno per ora: possono tirare un sospiro di sollievo, i morosi furbetti che non avevano pagato le bollette della luce al vecchio fornitore prima di passare alla nuova compagnia.

Sulla fattura con la nuova società non ci sarà più la voce “C-Mor” e, quindi, in caso di morosità con il precedente fornitore, non si sarà costretti a pagare i debiti con il vecchio fornitore.

Ma la partita, purtroppo, è ancora aperta.

Il vecchio sistema, fa rilevare l'Authority in una nota, aveva consentito di ridurre del 58% l'ammontare attribuibile agli oneri di morosità. Insomma, a fronte di quasi 90 milioni di crediti insoluti oltre 50 erano stati recuperati o si trovavano sulla via della restituzione forzata.

Se il meccanismo del C-mor sarà eliminato definitivamente, aumenteranno inevitabilmente, sostiene ancora l'Authority, i costi indiretti per il sistema.

Probabilmente crescerà l'entità del deposito cauzionale richiesto dagli operatori, e anche i costi di commercializzazione al dettaglio dell'energia subiranno pressioni al rialzo.

Di qui la richiesta di sospensiva. Per far sì che i turisti dell'energia abbiano, ancora, vita difficile.

Ma noi, si sa, tifiamo per loro.

21 Maggio 2013 · Giovanni Napoletano


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Una risposta a “Morosità vecchie bollette dopo cambio fornitore » No del Tar al C-mor”

  1. L’Autorità per l’Energia ha deciso di ricorrere al Consiglio di Stato, dopo che il Tar Lombardia ha annullato le disposizioni istitutive, varate proprio da Aeeg, per il Sistema Indennitario sulla complessa procedura prevista di contestazione delle morosità, sulle modalità di annullamento e sospensione delle richieste di indennizzo e sui rischi per l’utente in caso di attivazione di forniture abusive (C-MOR).

    Il Consiglio di Stato, ad oggi, non si è ancora espresso.

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