Microcredito e responsabilità sociale delle banche
Attenzione » il contenuto dell'articolo è poco significativo oppure è stato oggetto di revisioni normative e/o aggiornamenti giurisprudenziali successivi alla pubblicazione e, pertanto, le informazioni in esso contenute potrebbero risultare non corrette o non attuali.
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Nei paesi del sud del mondo il microcredito è lo strumento finanziario per persone sulla soglia di povertà, mentre nei paesi occidentali il microcredito è un sistema possibile di erogazione di fondi sganciato dalla richiesta di garanzie reali e accordato su base fiduciaria alle microimprese. E' quanto emerge da una ricerca condotta dall'Osservatorio sulla Finanza per i piccoli operatori economici Nomisma-CRIF.
Il rapporto mette in luce come in cima alle preoccupazioni delle microimprese nel rapporto con le banche siano il costo del credito e la richiesta delle garanzie reali: il costo del credito è troppo elevato per il 48,32% delle imprese, la banca è troppo rigida nella richiesta di garanzie per il 46,42%, l'iter procedurale per l'accesso al credito è troppo complesso per il 30,96%, i tempi di accesso troppo lunghi per il 29,49%.
Da ciò emergerebbe un'esigenza, da parte di attività che trovano difficile bancabilità perché ritenute troppo rischiose come l'innovazione, i servizi sociali, il terzo settore, di valutazioni qualitative oltre che quantitative per poter accedere al credito.
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