Mediazione civile e non obbligatorietà della presenza di un legale: la questione spiegata a tutti
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In tema di mediazione civile e non obbligatorietà della presenza di un legale, vi presentiamo, in termini semplici, la questione spiegata a tutti.
Come noto, la legge italiana, nel processo di diminuzione del numero di cause in tribunale e alleggerimento del lavoro dei giudici ha stabilito che, tutte le volte in cui la lite verte in determinate materie, chi inizia la causa, prima di notificare la citazione alla controparte, deve prima invitare il convenuto innanzi a un organismo di mediazione civile.
In determinata sede, con l’assistenza di un professionista (mediatore), le parti tentano di trovare un accordo e, solo in caso di insuccesso, si può intraprendere il giudizio in tribunale.
Ebbene, secondo la Corte di Giustizia Europea, pur essendo legittimo il meccanismo della mediazione civile italiana, è invece contrario al diritto europeo imporre l’assistenza legale in tutte le cause in cui uno dei soggetti è un consumatore.
Da ciò ne deriva che, d’ora in avanti, chi vorrà fare causa alla propria banca (a causa di un addebito di interessi illegittimo) o alla propria assicurazione (perché, ad esempio, non è stato risarcito per un sinistro stradale) o in qualsiasi altra materia in cui vige la mediazione civile obbligatoria non dovrà più farsi accompagnare dall’avvocato.
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21 Giugno 2017 · Gennaro Andele
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