Mara: "Qualcuna voleva il mio posto" (ma chi, forse Michela?)

"Sono stata vittima di una campagna mediatica diffamatoria". Cosi' Mara Carfagna ministro per le Pari Opportunità ha voluto sintetizzare le accuse rivolte nei suoi confronti sulla presenza di intercettazioni telefoniche che la riguardavano.

"Non è emerso nulla di tutte le intercettazioni di cui si è favoleggiato - ha detto il ministro Carfagna intervistata a Matrix da Enrico Mentana - non esistono, non mi è difficile immaginare che ci sia stata la regia da parte di chi ha immaginato che si potesse liberare un posto da ministro".

Mara Carfagna ha detto che in tutto questo tempo vittima di gossip e polemiche non ha mai voluto rispondere per "non scatenare una rissa".

"Ho aspettato sapevo che la verità - ha detto ancora il ministro per le Pari' Opportunità - da un momento all'altro sarebbe uscita fuori. Ero l'anello debole della catena perché ero una donna e una donna giovane. Credo che le ragioni riguardino il maschilismo".

Mancata solidarietà delle donne - Enrico Mentana ha ricordato al ministro Carfagna che una donna del suo stesso schieramento ha dichiarato che quelle presunte intercettazioni telefoniche in realtà esistono. "Non mi sono mai soffermata su questo - ha detto il ministro Carfagna - quella donna ha parecchi anni più di me. Riguardo agli attestati di stima non mi sono mancati. Ma mi aspettavo di più soprattutto dalle donne e questo è un peccato per loro. Ho ricevuto solidarietà da parte di chi non mi aspettavo".

Il premier e le battute piccanti -  "Berlusconi ama fare battute galanti e spesso atteggiamenti che sembrano sopra le righe sono frutto della sua ingenuità". Così la Carfagna ha parlato della serata di premiazione per i Telegatti dove ha ricevuto da Silvio Berlusconi un apprezzamento galante. Le polemiche dopo quella serata portarono alla pubblicazione su un quotidiano di una lettera di Veronica Berlusconi che ha preteso pubbliche scuse da parte del marito. "Non credo che quella lettera sia dovuta alla battuta galante - ha detto Mara Carfagna - ma credo che dietro ci siano motivi più complessi e personali". "Berlusconi a cena raccontava con orgoglio delle nuove leve portate in parlamento - ha raccontato ancora il ministro Carfagna - riferendosi a me disse che ero una brava donna tanto da sposare, solo la malizia giornalistica ha provocato le polemiche. Berlusconi è il leader del mio partito e capo del governo a cui appartengo, ha avuto il coraggio di investire su di me e di questo ne sarò riconoscente".

Ha querelato la Guzzanti - "L'ho citata in giudizio e sono in difficoltà perché la signora Guzzanti mi fa compassione. Poveraccia non credo sia una persona solida, mi sembra fragile mentalmente". Con queste parole il ministro per le Pari Opportunità, ha parlato di Sabina Guzzanti dopo lo spettacolo di Piazza Navona di alcuni mesi fa nel corso della manifestazione "no cav day". "Sono cattolica e conosco il valore del perdono - ha detto ancora il ministro Carfagna - sarei disposta a ritirare la citazione in giudizio se la signora Guzzanti scrivesse due righe di scuse. Ma credo che non lo farà mai". Il ministro per le Pari Opportunità ha detto di essere stata colpita perché era "l'anello debole nella catena", ed ha inoltre dichiarato che non ha mai pensato di dimettersi.

Ma adesso si pone la domanda. A chi si riferisce Mara Carfagna? Forse alla nostra amatissima Michela?

10 Ottobre 2008 · Patrizio Oliva




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