Contratti di locazione in nero » Ok alla norma salva inquilini

E' stata pubblicata la legge che ha posto fine a una questione paradossale verificatasi nell'ambito del fenomeno dei contratti di locazione in nero.

Grazie ad una legge emanata nel 2011 molti inquilini avevano potuto denunciare all'Agenzia delle Entrate i contratti di locazione in nero, ottenendo così canone assai ridotto e l’automatica conversione in un contratto della durata di 4+4 anni, con il divieto, quindi, per il locatore, di sfrattare l’inquilino nonostante questi pagasse un canone enormemente inferiore rispetto al contratto non registrato.

Avvalendosi di questa disposizione, molti inquilini, non si erano fatti scrupolo di denunciare i padroni di casa con cui, poco prima, avevano siglato un rapporto contrattuale irregolare.

Ma, purtroppo, con grande gioia dei proprietari di casa, nel marzo 2014 la Corte Costituzionale aveva annullato la legge con effetti retroattivi.

Così facendo, i locatori avevano iniziato a richiedere, agli inquilini, tutti gli arretrati non pagati sulla base dei contratti di locazione in nero e, nello stesso tempo, a intimare loro lo sfratto.

La pronuncia della Corte Costituzionale, proprio perché interveniva su rapporti di durata e, per di più, su una materia storicamente molto delicata dal punto di vista politico e sociale, aveva creato forti disagi.

Molti inquilini, infatti, si erano trovati nella situazione paradossale dichi aveva rispettato la legge e si trovava fuori di casa, con tanto di ordinanza del giudice.

Per fortuna, però, il Parlamento ha messo fine al caos, prevedendo una sorta di sanatoria” per i rapporti in corso.

Per tutti gli inquilini che si sono avvalsi della legge del 2011, almeno fino alla data del 31 dicembre 2015 la durata del contratto e il canone di locazione sarà quello previsto dal testo del decreto legislativo in materia di federalismo fiscale che abbiamo richiamato in apertura.


Saranno quindi salvi quei conduttori che, dopo la registrazione del contratto di locazione e prima della sentenza della Corte Costituzionale hanno versato il canone ridotto per effetto della denuncia all'Agenzia delle Entrate.

I conduttori, quindi, potranno continuare a versare il canone legale senza subire lo sfratto, almeno fino al 31 dicembre del 2015.

11 Giugno 2014 · Andrea Ricciardi


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