Lo stop di Bankitalia al social lending – La versione di Zopa

Attenzione » il contenuto dell'articolo è poco significativo oppure è stato oggetto di revisioni normative e/o aggiornamenti giurisprudenziali successivi alla pubblicazione e, pertanto, le informazioni in esso contenute potrebbero risultare non corrette o non attuali.

In data 10 luglio ci è stato notificato il decreto del Ministero dell'Economia e delle Finanze, che su indicazione di Banca d'Italia, ha bloccato le attività di Zopa cancellandola dall'albo degli intermediari finanziari. Vi raccontiamo come è andata e cosa sta succedendo.

Cosa è successo?

A seguito di una ispezione di Banca d'Italia a Zopa nell'autunno 2008, ci è stato comunicato a febbraio 2009 l'avvio di una procedura di cancellazione per aver fatto raccolta del risparmio (e non semplice intermediazione di pagamenti), a causa della giacenza temporanea sul Conto Prestatori Zopa del denaro in attesa di uscire in prestito.

La sua natura di conto terzi era esplicitata nel Mandato a Servizi di Pagamento sottoscritto dai Prestatori ed è stata ulteriormente ribadita nella Informativa del 16.02.2009.

Nelle sue controdeduzioni a marzo 2009 Zopa ha difeso con decisione la legalità del suo operato, ma si è detta disposta a diverse tipologie di contromisure operative per risolvere il problema sollevato da Banca d'Italia. Tra di esse l'apertura di conti di moneta elettronica, intestati ai singoli Prestatori, soluzione che abbiamo dichiarato realizzabile con la massima sollecitudine e per la quale avevamo trovato l'accordo tecnico-commerciale con due possibili partner. Dal decreto di cancellazione traspare che questa soluzione fosse soddisfacente ma non si ritenesse Zopa in grado di realizzarla (sic!).

Puoi consultare per approfondimenti il blog nei due post Lettera aperta agli Zopiani e Il decreto di cancellazione (e relativi commenti) e il comunicato stampa.

Abbiamo immediatamente sospeso le attività di erogazione di nuovi prestiti, l'ingresso di nuovi Prestatori e il trasferimento di nuovi fondi dai Prestatori attivi, mantenendo invece l'attività corrente di gestione dei flussi di pagamento da Richiedenti a Prestatori e il recupero credito. I

Prestatori attivi (3.590) sono stati invitati a ritirare il denaro dal Conto Prestatori Zopa, al 24/7 sono stati restituiti in seguito alle richieste pervenute 803.118€ su 1.120.000€ che erano a disposizione per prestiti.

I media hanno dato ampio risalto all'evento e, pur con il rispetto dovuto a Banca d'Italia, emerge l'importanza e il valore sociale apportato da Zopa e il pericolo di affossare per sempre il social lending in Italia.

L'orologio di Zopa si è fermato a 7.156.340€ erogati, 1.289 prestiti (1.137 ancora in corso), 42.290 iscritti alla community. È nostro compito comune farlo ripartire al più presto.

La Parola agli zopiani

È stato già depositato il ricorso al TAR del Lazio. Nel contempo continuiamo a manifestare la nostra disponibilità a realizzare in tempi rapidi la soluzione operativa soddisfacente per Banca d'Italia: riteniamo che sia un interesse comune salvaguardare, oltre che i nostri Prestatori e Richiedenti, il futuro del social lending in Italia. Ti terremo aggiornato sugli sviluppi.

Da parte tua, è cruciale il sostegno che darai alle idee e alle pratiche di Zopa. Il caldo sostegno della community a Zopa ha dato sui media e sul web una chiave di lettura diversa a questo evento. Insieme dobbiamo continuare a difendere il nostro diritto naturale al credito tra persone.

27 Luglio 2009 · Antonio Scognamiglio


Commenti e domande

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3 risposte a “Lo stop di Bankitalia al social lending – La versione di Zopa”

  1. Antonio ha detto:

    L’impressione, senza entrare nel merito, è che i siti di social lending siano arrivati a dar fastidio a qualcuno.
    Del resto tolgono prestiti (e quindi soldi) alle banche, il che, si può intuire, è eresia da rogo. :-)

  2. evaristo ponzellini ha detto:

    Caro zopiano,
    come promesso, ti aggiorno sugli ultimi eventi che ci riguardano.

    La richiesta di ottenere una sospensione del provvedimento di cancellazione al Tar e successivamente al Consiglio di Stato non hanno avuto esito positivo.

    Non ne siamo rimasti sorpresi perchè la richiesta di sospensione del provvedimento per motivi di urgenza viene concessa – indipendentemente dal merito del ricorso – quando, nel tempo che intercorre tra l’adozione del provvedimento e la decisione finale dei giudici, si possono generare gravi danni.

    Nel nostro caso è stato giudicato che tale rischio non sussistesse in quanto Zopa sta assicurando la gestione dell’esistente (ripagamento rate e recupero crediti), però il Consiglio di Stato ha riconosciuto che “… le questioni prospettate dall’appellante richiedono un approfondimento in sede di esame del merito del ricorso …”.

    Ci è comunque chiaro che la via giudiziale, per i suoi tempi lunghi ed esiti incerti, non è la soluzione per consentire una rapida ripartenza delle attività.

    Per questo stiamo procedendo verso la nuova operatività con i conti di moneta elettronica per i Prestatori, avendo scelto IMEL.EU (Istituto di Moneta Elettronica Europeo) come partner. Al momento stiamo finalizzando le specifiche di integrazione tra i due sistemi per poter procedere con i necessari sviluppi software.

    Affinchè la nuova piattaforma Zopa possa diventare operativa, sarà però anche necessario che essa sia “gestita” da un nuovo soggetto giuridico, diverso da Zopa Italia S.p.A., che abbia ottenuto dalla Banca d’Italia l’iscrizione all’albo degli intermediari finanziari ex art. 106 TUB.

    Pertanto, oltre agli aspetti squisitamente tecnici relativi al perfezionamento della nuova piattaforma, stiamo anche individuando la migliore soluzione sotto il profilo giuridico affinché il “nuovo progetto” divenga presto una realtà.

    Mi impegno ad aggiornarti entro metà ottobre, ma anche prima se matureranno eventi significativi per Zopa e per la community.

    Maurizio Sella
    Amministratore Delegato
    Zopa Italia S.p.A.

  3. maria Lauricella ha detto:

    E intanto si ferma anche BOOBER

    Questo l’avviso comparso oggi 4 agosto sul sito di social lending BOOBER:

    “Al fine di consentire a Centax di approfondire alcuni aspetti relativi ad un provvedimento di Banca d’Italia che non ha nulla a che vedere con l’attività di peer-to-peer lending di Boober.it, Vi informiamo che fino al 7 Agosto 2009 sono sospese le nuove registrazioni alla piattaforma sia per utenti Richiedenti che Finanziatori.

    Tutti gli utenti le cui iscrizioni sono state perfezionate entro il 27/07/2009 possono tuttavia continuare a operare pienamente, richiedendo ed erogando prestiti.

    Riteniamo tale decisione doverosa e rispettosa verso l’Istituzione e l’Organo di Vigilanza a cui ci riferiamo.

    Ci scusiamo per il disagio e confidiamo di potere riattivare la piena operatività entro la data di cui sopra. Boober.it”

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