Il servizio per la centralizzazione dei rischi creditizi o Centrale Rischi Banca d'Italia
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Il Servizio per la centralizzazione dei rischi creditizi, comunemente denominato Centrale Rischi ed affidato alla Banca d’Italia, costituisce uno strumento di ausilio per gli intermediari per la valutazione del merito creditizio della clientela e, in generale, per l’analisi e la gestione del relativo rischio, attraverso il quale si persegue l’obiettivo di accrescere la stabilità del sistema.
Tale servizio trova la sua regolamentazione nelle istruzioni specificamente emanate dalla Banca d’Italia agli altri enti creditizi che, al fine del contenimento dei rischi derivanti dal cumulo dei fidi, prevedono un articolato sistema di segnalazioni mensili concernenti le posizioni dei soggetti che hanno ricevuto affidamenti.
Ciascuna banca, qualora l’esposizione del cliente raggiunga o superi i limiti previsti da una delle categorie di rischio censite, é tenuta ad informare la Banca d’Italia, la quale poi, con varie modalità, pone le informazioni ricevute a disposizione dell’intero circuito bancario: in sostanza, attraverso lo scambio di informazioni, le banche che hanno concesso l’affidamento sono poste in grado di conoscere la posizione globale di rischio dell’affidato.
Fra le categorie di rischio censite, rispetto alle quali v’è obbligo di segnalazione alla Centrale Rischi, rientra quella delle “sofferenza”, cui va ricondotta l’intera esposizione per cassa nei confronti di soggetti in stato di insolvenza, anche non accertato giudizialmente, o in situazioni sostanzialmente equiparabili, indipendentemente dalle eventuali previsioni di perdita formulate dalle aziende.
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2 Febbraio 2015 · Simonetta Folliero
buongiorno,
ho una ditta individuale che dal 2013 ha avuto un netto miglioramento. Tale miglioramento mi ha permesso di pagare con un piano di rientro cambializzato il pregresso dei fornitori che finirà ne 2016
Ora per pulire la mia CRIF vorrei fare una ristrutturazione del debito (garantito dai confidi) riguardante l’esposizione verso banche e finanziarie. A tal proposito ho richiesto la mia CR storica alla banca d’italia.La documentazione ricevuta segnala, come già io sapevo, di due posizioni a sofferenza. Di una sto pagando un piano di rientro cambializzato dell’altra ancora nulla. Come posso fare per poter istituire tale pratica? chi mi può analizzare la documentazione ricevuta e aiutarmi nei passi da seguire per pulire definitavente la mia posizione?
Spero di ricevere una vostra risposta a breve.
m.grazia
Purtroppo la segnalazione in CR non verrà cancellata se non dopo 24 mesi dalla data di pagamento dell’ultima rata del piano di rientro. Così anche per quanto attiene la seconda posizione registrata in CR, qualora riuscisse ad ottenere una ristrutturazione del debito posto a sofferenza.
Mi spiace.
Sono segnalto in CAI segmento CARTER per carta non pagata: ho letto che rimango segnalato per due anni. Sono un dipendente pubblico ed ho un conto corrente con FINECO dove verso il mio stipendio e dove pago un prestito personale con loro di 200 euro ed un altro di 250 euro.
Avevo una carta con loro e mi hanno fatto rientrare con euro 400 mensili; finito il rientro della carta mi hanno fatto fare il rientro del fido con euro 300 mensili.
In totale io vivo con meno di 100 euro al mese: ho chiesto se era possibile di lasciare almeno il fido e di ridurlo in maniera graduale con 100 o 150 mensili. La risposta è stata che mi stanno agevolando in quanto possono richiede tutto il fido in unica soluzione.
Chiedo anche se ho una segnalazione in CARTER la banca può lasciarmi non dico tutto il fido ma almeno di 1000 euro, poi chiedo se la segnalazione dura due anni dopo si può richiedere una carta se uno ha pagato, ed inoltre essere segnalati vuole dire perdere il tutto, pensavo di non versare lo stipendio e farmi una carta prepagata con iban, e pagare la FINECO non con quanto stabilito da loro ma con euro 100.
A cosa vado incontro, premesso che visto che sono segnalato non ho accesso ad alcun prestito se non il quinto cosa che già ho. Possono pignorare la casa per una cifra che va al sotto i 2000 euro?
In teoria, il creditore può pignorare la casa per qualsiasi cifra. Ma visto che lei percepisce uno stipendio, la via più breve per ottenere il rimborso del prestito è il pignoramento dello stipendio.
Purtroppo, non è lei a poter decidere quanto versare. Potrebbe provare a non pagare più nessuno ed attendere il pignoramento dello stipendio (un quinto della retribuzione per tutti i debiti). Nel caso in cui qualche creditore pazzo decidesse di aggredire la casa, ha sempre il tempo di evitare l’espropriazione con la conversione del pignoramento (si tratta di versare la cifra rivendicata dal creditore prima della vendita all’asta).
Altre alternative: chiedere un prestito delega (se l’amministrazione in cui lavora lo consente) oppure un prestito garantito da ipoteca sulla casa. Con il ricavato saldare tutti i debiti in corso.
Ma, la cosa importante è smettere di utilizzare carte di credito e revolving, che comportano interessi pazzeschi e non sono adatte a risolvere situazioni quotidiane di difficoltà.
Ho avuto una segnalazione di SOFFERENZA da parte di una finianziaria, il mio direttore di banca mi avvisò immediatamente appena la vide sul suo terminale, mi sono messo in contatto con la Finanziaria in questione ed ho pagato in un unica soluzione tutto il dovuto .
Tuttavia la segnalazione di sofferenza rimane nei terminali delle banche. Vorrei sapere, con la presente se e’ posssibile richiedere una cancellazione di tale segnalazione anche se risulta RISOLTA .
In base al tipo di rapporto di credito si registrano tempi di conservazione diversi nelle Centrali rischi per quel che attiene la regolarizzazione delle sofferenze: