Leasing – Appropriazione indebita aggravata se auto non è restituita

Auto concessa in leasing - Cosa rischio?

Salve, sono Felice Mastronzo e vi scrivo da Caltanissetta. Ho una fantastica Bmw serie 5 concessa in leasing.

Ho un contratto di leasing da due anni, sempre onorato regolarmente, ma purtroppo non ho potuto pagare le due ultime due rate.

La società mi ha immediatamente mandato una raccomandata A/R, dicendo che, visti i mancati pagamenti, dovevo consegnare l'auto.

Ho speso un sacco di soldi per questa auto in leasing, e ora per due misere rate dovrei riconsegnarla?

Conto comunque di saldare entro l'anno, posso continuare a tenere la macchina?

Cosa rischio?

Auto concessa in leasing - Appropriazione indebita

Come lei sa, il leasing auto è una particolare forma di noleggio di un’autovettura e non una forma di acquisto.

Le società di leasing, infatti, mettono a disposizione auto e mezzi commerciali, che i clienti possono utilizzare col pagamento di un canone.

Ma non consegnare un'automobile, dopo il mancato pagamento delle rate e la successiva intimazione, costituisce un grave reato penale.

Si tratta infatti, di appropriazione indebita aggravata.

Lo ha deciso la Suprema Corte, sezione Penale, che con la sentenza numero 10991 dell'8 Marzo 2013, ha stabilito che: È configurabile la circostanza aggravante dell'abuso di relazioni di prestazione d’opera nell’ipotesi di appropriazione indebita di un bene noleggiato, poiché il contratto di noleggio è disciplinato dalla normativa sulla locazione e, pertanto, ai sensi dell'articolo 1590 Cc, il conduttore ha l’obbligo di restituire la cosa locata in buono stato di manutenzione e nel medesimo stato al locatore; detto obbligo di facere caratterizza il contratto, non costituendo, come, al contrario, accade nel contratto di leasing prestazione meramente accessoria ed eventuale.

Il nostro consiglio, quindi, è di restituire l'autovettura.

25 Marzo 2013 · Stefano Iambrenghi




Commenti e domande

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9 risposte a “Leasing – Appropriazione indebita aggravata se auto non è restituita”

  1. margini71 ha detto:

    A causa di gravi problemi familiari mi sono ritrovato a non poter pagare inps e mi è arrivata una cartella Equitalia per e 25000,00, non avendo nulla intestato e essendo un agente di commercio, reddito solo da libero professionista, se ho la vettura intestata come agente di commercio ed essendo l’unica entrata fiscale che posseggo, possono eventualmente pignorarmi la vettura dato che è il mezzo che mi permette il sostentamento? Pago affitto 700,00 mantenimento ex moglie e figlio 950,00, spese varie ecc.ecc. capiamoci sopravvivere oggi è quasi impossibile, cosa faccio? L’equitalia al momento non posso pagarla per ovvie ragioni, mi consigliate di intestare auto a terza persona o non potrebbero toccarmela dato che è il mezzo che mi permette di sopravivvere? Grazie per l’eventuale risposta. Saluti.Nico

    • La procedura di iscrizione del fermo di beni mobili registrati è avviata dall’agente della riscossione con la notifica al debitore o ai coobbligati iscritti nei pubblici registri di una comunicazione preventiva contenente l’avviso che, in mancanza del pagamento delle somme dovute entro il termine di trenta giorni, sarà eseguito il fermo, senza necessità di ulteriore comunicazione, mediante iscrizione del provvedimento che lo dispone nei registri mobiliari, salvo che il debitore o i coobbligati, nel predetto termine, dimostrino all’agente della riscossione che il bene mobile è strumentale all’attività di impresa o della professione.

      Lei non dovrebbe avere problemi a dimostrare che il veicolo le serve per poter lavorare. Ma, se può, il suggerimento è quello di intestare ad altri la proprietà del veicolo. Meglio evitare eventuali complicazioni o interpretazioni restrittive ad opera di funzionari Equitalia troppo zelanti.

    • margini71 ha detto:

      Grazie per la risposta, molto esaustiva. Ora sò come mi devo comportare, praticamente non pagare più niente, non avendo nulla non prendono nulla. Buon lavoro.

    • Lei ha le provvigioni. Tenga gli occhi aperti e non sottovaluti mai il creditore. Equitalia , oltre a disporre il fermo amministrativo del veicolo, può procedere anche con il pignoramento presso terzi (il mandatario) e/o con il pignoramento del conto corrente su cui vengono depositate le provvigioni.

    • margini71 ha detto:

      Si però se al momento della richiesta del pignoramento io ho preparato già una lettera di disdetta mandato e l’azienda risponde che nulla mi fosse dovuto alla data della loro richiesta, io sono in una botte di ferro inoltre il conto corrente con cui lavoro è affidato e se è sempre al limite o lo tengo in scoperto non penso che possano bloccare un conto che opera con i soldi della banca, penso che la banca stessa rifiuti la richiesta di pignoramento perché risponde al creditore che è già lei creditrice nei miei confronti. Mi corregga se sbaglio. Grazie

    • Se l’azienda rende una dichiarazione negativa, il creditore potrebbe contestarla e chiedere un accertamento al giudice. La banca non può rifiutarsi di pignorare il conto corrente dichiarando di essere creditrice.

    • margini71 ha detto:

      Ok, potrebbe chiedere un accertamento, ma se l’azienda mi ha già pagato non potrebbe fare nulla, poi ripeto il c/c essendo affidato io sconfino e i soldi materialmente non sarebbero i miei. Poi qualora ciò si verificasse non mi troverebbero sicuro. Nuovamente Grazie.

  2. debitrix ha detto:

    Buongiorno,
    dopo due anni ( sui 4 contrattuali) di leasing sulla BMW intestata alla SRL di cui sono Amministratore, mi vedo costretto a restituire il mezzo in ragione della impossibilità di proseguire a saldare i canoni mensili ( con conseguente scioglimento della SRL). Posso immaginare che la BMW financial mi domanderà il “danno” ( differenza tra conteggio estintivo del leasing allo stato attuale e ricavato che otterrà dalla vendita dell’auto). Conteggio estintivo leasing attuale: 39.000 Euro , valore a mercato dell’auto attuale: 37.000 Euro. Conoscendo la prassi BMW, venderà l’auto sottoprezzo ( rivendicando presunti danni di meccanica ecc. ecc.) , supponiamo a 27.000.
    Mi domanderà quindi un saldo, a danno, di circa 12.000 Euro.
    Poiché ho dato garanzia fideiussoria come Amministratore, nella qualità della mia persona fisica, è su di me che agiranno in sede di recupero crediti. Sono proprietario di un immobile. Per tale importo ( range ipotetico 11.000-13.000 euro) rischio concretamente che avviino una procedura di pignoramento immobiliare? Potro’ in qualche misura oppormi alla quantificazione (esosa) di danno che la finanziaria rivendicherà? (mi conviene sin da ora eventualmente fare una perizia asseverata sul valore dell’auto?
    Ringrazio Cordialmente,
    D.

    • I miei complimenti per la consapevolezza dello scenario. In più aggiungerei che è prassi addebitare anche danni come graffi sui sedili e sul cruscotto ed altre amenità simili.

      Le suggerisco di pretendere, contestualmente al ritiro, un inventario (carrozzeria, meccanica ed impianti) dei danni su cui la società di leasing intende rivalersi. Insomma, una sorta di verbale di consegna sottoscritto da entrambe le parti. Altrimenti rischia di contrarre un debito ben più pesante di quello che ha paventato. Per questo, prima di consegnare il veicolo è buona norma effettuare foto dettagliate della macchina e farla anche provare da un meccanico. Spesso, si rifiutano di rilasciare subito l’inventario dei danni che ritengono essere stati riportati dal veicolo.

      Per adesso, visto gli importi in gioco, non c’è alcuna possibilità, per la società di leasing, di ottenere un’espropriazione dell’immobile. Molto probabilmente, dopo infruttuosi tentativi di composizione stragiudiziale del contenzioso, il creditore arriverà a chiedere un decreto ingiuntivo con il quale iscrivere ipoteca sui beni immobili di sua proprietà. Ma, ci vuole il tempo che ci vuole.

      Qualora ciò accadesse, in sede di opposizione a decreto ingiuntivo, può far rilevare al giudice le vessazioni a cui è stato costretto. Ritengo che i soldi necessari per farsi assistere da un avvocato, in questa fase, siano spesi più che bene.

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