Le gestione del recupero crediti – Il punto di vista del Vice Presidente UNIREC Valeria Gubellini

Attenzione » il contenuto dell'articolo è poco significativo oppure è stato oggetto di revisioni normative e/o aggiornamenti giurisprudenziali successivi alla pubblicazione e, pertanto, le informazioni in esso contenute potrebbero risultare non corrette o non attuali.

Valeria Gubellini vice presidente UNIREC

Bisogna tracciare una linea di confine fra il "professionista" del recupero crediti ed il "mestierante". UNIREC monitora e sanziona i propri associati nelle ipotesi di mancato rispetto di codici normativi e di deontologia professionale. La differenza fra  il "professionista" del recupero crediti ed il "mestierante" consiste nel fatto che il recuperatore deve essere capace di abbinare la sua attività "core" a quella di "consulente delle famiglie e delle imprese".

  UNIREC, con il suo rigido codice deontologico, condiviso con le principali Associazioni dei Consumatori e delle Mandanti, è certa di rappresentare la "best practice" del Comparto e non solo.

Sono note, non solo come esposizione mediatica, le numerose iniziative condotte da UNIREC e dai propri associati per rafforzare il concetto di "qualità" applicato al recupero dei crediti. Da sempre investiamo a livello Istituzionale in attività di formazione ed aggiornamento appoggiandoci non certamente solo alla nostra esperienza ma al contributo, oggettivo, di Professionisti qualificati per rafforzare le nostre competenze (temi quali la sicurezza, la privacy, la comunicazione e le norme antiriciclaggio sono per noi ormai appuntamenti scontati).

I nostri associati allo stesso modo hanno saputo adeguare i sistemi informativi alle esigenze normative, hanno investito, sensibilmente, in formazione del personale, hanno profuso impegno e denaro nel cercare di soddisfare sempre l'obiettivo primario del recupero del credito accompagnandolo a quello che oggi possiamo dire "scontato", di gestione e tutela del consumatore accompagnandolo verso la soluzione più adeguata per risolvere le proprie morosità ed individuando adeguati piani solutori.

Non sarebbe tuttavia corretto celebrare il comparto senza evidenziare le difficoltà; i Recuperatori non sono infatti indenni, alla stregua di consumatori e mandanti, dalla difficile congiuntura di mercato che si traduce nella gestione di un complesso equilibrio finanziario, spesso appena sufficiente.

Infatti, se da una parte condividiamo l'esigenza di ridurre gli accantonamenti e riconosciamo alle nostre Mandanti la capacità di seguire sempre più flussi di recupero tesi a perseguire tale obiettivo (per quanto ovvio e risaputo ribadiamo che un'anticipazione delle azioni permette il conseguimento di migliori e più tempestivi risultati) dall'altra va considerato che:

  1. un'anticipazione sempre più spinta nelle fasi di recupero "early" comportano sensibili incrementi di volumi ma un declassamento a livello di fatturato (la provvigione media è chiaramente bassa essendo l'attività telefonica);
  2. da tale strutturazione discende un'attività domiciliare sempre più complessa (poiché filtrata più e più volte nelle precedenti fasi) e gestibile solo attraverso il supporto di informazioni (rintracci, certificati anagrafici…) e reiterate azioni domiciliari.

Iniziando a fare i conti però si scopre che ritornare da un debitore non trovato al primo passaggio (o che non ha mantenuto fede all'appuntamento) rappresenta un raddoppio di costi di carburante ormai proibitivi: da Gennaio 2008 il costo del gasolio, il carburante più utilizzato da chi è costretto a percorrere molta strada, è aumentato del 37%. Se si confronta il sostenimento di tale costo, con la sempre maggiore difficoltà di recuperare e con le provvigioni medie del settore, ecco che si scopre che l'attività può assumere, in particolari casi, dimensioni di disequilibrio economico.

Come UNIREC ci stiamo impegnando fortemente per sostenere e continuare a far crescere i nostri associati senza rinunciare ad investimenti in qualità e professionalità che da sempre per noi sono fattori imprescindibili per lo svolgimento di questa attività. In particolare abbiamo avviato tavoli, e commissionato a Professionisti, uno studio volto ad ottenere una collocazione normativa che equipari la nostra Categoria alle altre che vivono "on the road", come ad esempio gli Agenti di Commercio (oggi non possiamo dedurre i costi di carburante).

Siamo purtroppo sicuri però che tutto questo non sia sufficiente. Per questo contiamo di poter avviare, con le nostre Mandanti, un tavolo di confronto che parta dalle reciproche difficoltà e che possa poi trovare il suo obiettivo primario nel trasformare i problemi in opportunità di servizio per tutti.

È sull'efficienza dei processi, intesa come modalità per evitare inutili duplicazioni e sulla capacità di individuare adeguati riconoscimenti provvigionali a fronte del soddisfacimento degli obiettivi che siamo fiduciosi di poter aprire, con le Mandanti dei nostri associati, un tavolo su cui poterci confrontare.

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31 Marzo 2009 · Antonio Scognamiglio


Commenti e domande

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6 risposte a “Le gestione del recupero crediti – Il punto di vista del Vice Presidente UNIREC Valeria Gubellini”

  1. ANGELA ha detto:

    salve dott gubellini.
    sono una studentessa universitaria di 23 anni e puntualmente invio CV in attesa di risp! ho di recente visto che si cercano un pò in tutta italia personale da inserire nelle società di recupero del credito, molte offerte sono per l’AGENTE ESATTIVO. ho fatto richiesta per un colloquio ma ancoa non ho ricevuto risposta.questa materia mi affascina molto ma leggendo l’opinione del sig. antonio mi è sorto qualche dubbio che spero lei possa risolvere.

    -è il solito lavoro di rappresentanza?
    -quali sono i requisiti per diventare agente esattivo o addetto recupero crediti telefonico?
    -l’iscrizione all’unirec è valida a livello europeo? è a pagamento?

    ps. ho visitato il vostro sito ed inserito il CV e prima di essere una studentessa universitaria, ho un diploma in ragioneria.

    aspetto sue
    DISTINTI SALUTI
    ANGELA

    • weblog admin ha detto:

      gentile Angela,

      noi del blog Recuperare Credito abbiamo dedicato un articolo alla dott.ssa Valeria Gubellini, in ragione del ruolo istituzionale di Vice Presidente che ella ricopre in UNIREC, l’unione, affiliata CONFINDUSTRIA, che raccoglie le società di recupero crediti italiane.

      Ma, ovviamente, la dott.ssa Gubellini non risponde alle domande dei lettori del blog.

      Se vuole porre quesiti sull’attività di agente esattoriale UNIREC può inserirli in questo forum, dove le risponderà un altro eminente esponente del mondo del recupero crediti: il dott. Antonio Iuri Donati.

    • Valeria Gubellini ha detto:

      Gentile Angela,
      Le scrivo nella veste di direttore operativo dell’azienda che rappresento.
      le figure di addetto al recupero crediti possono avere collocazione all’interno delle cosiddette attività di phone credit collection che presuppongono un’attività appunto telefonica ed inquadrata all’interno dell’azienda. Tipicamente il contratto è con modalità a progetto. In questi casi si agisce su fasce di recupero giovani.
      Diversamente c’è proprio l’attività di recupero domiciliare che prevede, su insoluti più anziani, un’attività di visita al domicilio dei debitori e la transazione a mezzo pagamenti in unica soluzione o se non possibile l’individuazione di piani solutori. L’attività può essere svolta con licenza 115 di pubblica sicurezza o, in quanto persona fisica, attraverso un contratto con rappresentanza ed in questo caso si utilizza la licenza dell’impresa di recupero mandante. Le consiglio di consultare ed eventualmente scrivere sul sito di unirec dove potrà trovare maggiori informazioni e risposte ai suoi quesiti. Cordialità.

    • weblog admin ha detto:

      E’ per noi un vero onore ospitare un intervento così qualificato come quello del Vice Presidente UNIREC, Valeria Gubellini.

  2. antonio ha detto:

    mi trovo d’accordo nella sua analisi, è vero i recuperatori non sanno dove collocarsi, fiscalmente ma anche a livello contributivo aggiungo io
    La verità e che , secondo me, non c’è la reale volontà delle imprese di recupero crediti affinchè davvero emergano le figure professionali nel settore.
    a mio avviso fa comodo alle imprese di recupero crediti avvalersi di mestieranti, come dice lei, piuttosto che di gente che da anni fa solamente questo lavoro. professionisti appunto.
    allora il punto è uno solo.
    manca la volontà delle imprese di recupero crediti di avvalersi di funzionari capaci.
    e questa mancanza di volontà è rappresentata dal fatto che molte società devono affidare ai presunti funzionari dei crediti acquistati anni ed anni orsono, triti e ritriti.
    è ovvio che il professionista del recupero non andrà mai a lavorare delle posizioni con costi tutti a suo carico e zero costi per l’azienda. non si può fare ed è moralmente scorretto
    ecco perchè assistiamo continuamente ad annunci di società che cercano personale, certo il professionista non lavorerà mai quelle cose o solo quelle a suo totale carico, è ovvio che il mestierante o chi si affaccia in questo settore pensa di aver risolto il suo problema lavorativo.
    il rusultato sarà purtroppo nefasto per lui
    spenderà quei 600/800 euro che aveva a disposizione percorrerà un paio di migliaia di km non incasserà nulla o pochi spiccioli che gli verranno liquidati chissà quando
    e abbandonerà in tutta fretta questo lavoro dicendo peste e corna.
    c’è la necessità primaria che le società di recupero crediti e l’UNIREC in primis affrontino seriamente il problema delle risorse umane, smettendola una volta per tutte di usare le persone che pensano di poter trovare uno sbocco, in questo settore, ai loro problemi lavorativi.
    scusandomi
    cordialmente

    • Valeria Gubellini ha detto:

      Gentile Signor Antonio,
      capisco il suo punto di vista ma, le assicuro, Unirec si sta fortemente impegnando proprio per perseguire obiettivi di “riconoscibiiltà” della figura del recuperatore che, oggi, è disciplinata esclusivametne da un testo di P.S.
      Le consiglio una visita sul sito http://www.unirec.it all’interno del quale, se non già associato, troverà utili spunti.

      Un cordiale saluto

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