L’Antitrust apre istruttoria sulla (non) portabilità dei mutui

La normativa sulla portabilità dei mutui "e' rimasta inattuata" e l'Antitrust, sulla base di denunce verificate e delle prove raccolte, ha aperto dieci istruttorie su altrettanti istituti di credito per "pratica commerciale scorretta".

E' quanto ha annunciato il presidente dell'Autorita', Antonio Catricala', conversando con i giornalisti durante il forum della pubblica amministrazione. "Questa legge - ha detto - e' rimasta inattuata perché abbiamo segnalazione di rinunce a cambiare solo per i costi e abbiamo denunce di cittadini perché le banche negano la surrogazione e propongono un contratto analogo ma con costi insopportabili.

Abbiamo evidenza - ha aggiunto Catricala' - che questo sia vero e abbiamo raccolto prove sufficienti su dieci banche e abbiamo aperto dieci istruttorie. Le pratiche sono state aperte perché riteniamo sia scorretto il loro modo di agire e riguardano quindi, non un'intesa tra banche, ma pratica commerciale scorretta".

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14 Maggio 2008 · Patrizio Oliva


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4 risposte a “L’Antitrust apre istruttoria sulla (non) portabilità dei mutui”

  1. Corrado Faissola ha detto:

    Il problema della portabilità gratuita dei mutui ormai al traguardo, sia pure attraverso difficoltà interpretative non imputabili al sistema bancario.

    La portabilità è ormai pressochè completa e a fianco ad essa ci sono altri istituti, compreso l’ultimo strumento condiviso di recente con il Governo (la convenzione sulla rinegoziazione, ndr). In futuro i mutuatari italiani saranno in una situazione nettamente migliore rispetto a tutti i mutuatari dei Paesi europei: in questo settore siamo all’avanguardia.

  2. Giovanni Calabrò ha detto:

    La legge Bersani che regola il trasferimento dei mutui con la surrogazione e’ chiara, le spese notarili anche se dovessero esserci non sono comunque a carico del debitore

    Come dice la legge l’istituto di credito subentra nelle garanzie accessorie, personali e reali al credito surrogato. L’annotamento per la surrogazione puo’ essere richiesto dal conservatore senza formalita’ allegando copia autentica dell’atto di surrogazione stipulato per atto pubblico o scrittura privata, dunque l’intervento del notaio si puo’ limitare alla sola autentica.

    Crediamo che il governo Berlusconi abbia assunto un impegno preciso perche’ ci siano tutte le modifiche necessarie per tagliare le spese notarili e di altro tipo nella surrogazione dei mutui. Ora le banche non potranno piu’ accampare scuse per effettuare la portabilita’ eliminando anche le spese notarili.

  3. Antitrust ha detto:

    Il decreto sui mutui viene incontro alle esigenze dei consumatori ma deve garantire la portabilità a costi nulli e deve essere considerato come una base minima per le condizioni poste dalle banche.

    Il decreto legge sui mutui, prevedendo un diritto alla rinegoziazione a condizioni predeterminate, viene incontro a quei mutuatari oggettivamente esposti a situazioni difficilmente sostenibili. Occorre tuttavia che le banche possano autonomamente adottare condizioni migliori per la clientela e che sia garantita definitivamente la portabilità a costo zero

    Negli ultimi due anni l’incremento del costo del denaro ha determinato aumenti nelle rate indicizzate, a seconda della durata e ammontare del mutuo, anche del 20%. Il decreto viene dunque incontro ad un’esigenza reale. Perché generi effetti positivi, senza disincentivare la competizione, vanno però salvaguardati tre requisiti essenziali:
    1) prevedere condizioni migliorative;
    2) garantire la portabilità;
    3) assicurare la trasparenza delle condizioni

  4. Giovanni Calabrò ha detto:

    Sara’ conclusa in tempi rapidi l’istruttoria aperta dall’Autorita’ Garante della Concorrenza e del Mercato nei confronti di una ventina di istituti bancari colpevoli di non aver rispettato la legge sulla portabilita’ dei mutui.

    Se verranno accertate le responsabilita’ della banche – ha precisato Calabro’ – queste verranno sanzionate per pratiche commerciali scorrette.

    Le sanzioni potranno non costituire un vero deterrente, ma credo che sia comunque una macchia alla reputazione degli istituti di credito trovati colpevoli, potendo compromettere la loro credibilita’ e il rapporto di fiducia con la clientela.

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