Debiti e recupero crediti – la stupidità è democratica ed interclassista

Sospendendo i pagamenti lei sarà iscritto alla lista dei cattivi pagatori e non potrà accedere ad ulteriori finanziamenti. Nelle sue condizioni può costituire anche un aspetto positivo. Nessun rischio di andare in carcere.

Naturalmente, prima di dichiarare “fallimento virtuale” va valutata la possibilità di accedere ad un ultimo finanziamento, giusto per mettere “fieno in cascina”.

Particolare attenzione, tuttavia, dovrà essere riservata al conto corrente intestato. Su questo dovranno transitare solo liquidità per le spese correnti e qualche rid relativo ad utenze domestiche.

Il conto corrente è suscettibile di pignoramento.

Eventuali disponibilità per affrontare le avversità della vita andranno dirottate su conti correnti di amici fidati e parenti (non il coniuge, mi raccomando).

Analoga accortezza per quanto riguarda l’auto. In leasing o in prestito, sempre da amici e parenti.

Per la casa in affitto, seguendo il principio che prevenire è meglio che curare, andrebbe perfezionato un comodato d’uso (registrato con il contratto d’affitto) per mobilio ed elettrodomestici. Infatti lei potrebbe, prima o poi, subire un “pignoramento presso la residenza del debitore”.

E, per cortesia, evitiamo gli orecchini al naso ed il Rolex al polso per scolpire i muscoli delle braccia. Le storie di ricchi imbecilli come Diego Maradona e Maurizio Raggio ci insegnano che la stupidità è sicuramente democratica ed interclassista.

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18 Settembre 2010 · Chiara Nicolai