Se si ricorre a prestazioni fornite da terzi ed i compensi sono elevati si è soggetti ad IRAP
Con riguardo specifico all'impiego non occasionale di lavoro altrui, costituente una delle possibili condizioni che configurano l'esistenza di un'autonoma organizzazione, la giurisprudenza di legittimità ha già affermato che in tema di IRAP, l'impiego non occasionale di lavoro altrui sussiste se il professionista eroga elevati compensi a terzi per prestazioni afferenti l'esercizio della propria attività, restando indifferente il mezzo giuridico utilizzato e, cioè, il ricorso a lavoratori dipendenti, a una società di servizi o un'associazione professionale.
In applicazione di tale principio, la Corte di cassazione ha ritenuto legittimo l’assoggettamento al tributo del commercialista che, per prestazioni afferenti l'esercizio della propria attività - in particolare per la tenuta della contabilità dei propri clienti, funzionale all'attività di consulenza fiscale, aveva impiegato in modo non occasionale una società di servizi retribuita a percentuale, erogandole significativi compensi per le sue prestazioni.
Questa la decisione, in tema di Imposta Regionale sulle Attività Produttive, assunta dai giudici della Corte di cassazione nella sentenza 12287/15.
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