Indennità 600 euro Covid-19 » Da oggi primo aprile la presentazione delle domande


L'INPS comunica che da oggi 1 aprile 2020 è possibile presentare la domanda per fruire del contributo di 600 euro: questo l'indirizzo utile per ...

L'INPS comunica che da oggi 1 aprile 2020 è possibile presentare la domanda per fruire del contributo di 600 euro:

inps.it/nuovoportaleinps/default.aspx?sPathID=%3b0%3b52980%3b&lastMenu=0&iMenu=1&iiDServizio=3067" rel="noopenernoreferrer">questo l'indirizzo utile per presentare la domanda.

L'accesso è consentito ai soli soggetti in possesso di un PIN rilasciato dall'Istituto, di una identità SPID, almeno di livello 2, di una Carta di identità elettronica 3.0 (CIE) o di una Carta Nazionale dei Servizi (CNS).

Le credenziali di accesso sono strettamente personali e il loro utilizzo non è delegabile. Tutte le operazioni effettuate sono soggette a tracciatura ed imputate al titolare dell'utenza, con le relative responsabilità civili e penali. L'eventuale stampa, annotazione o memorizzazione su supporti telematici dovrà essere conservata con cura, per non permettere l'accesso ai servizi telematici da parte di persone non autorizzate. Le utenze non possono essere utilizzate per effettuare accessi mediante strumenti informatici che generano richieste di servizio in maniera automatica (ad esempio robot). Le informazioni ed i dati personali, ottenuti mediante l'utilizzo dei servizi telematici, dovranno essere trattati nel pieno rispetto della normativa vigente.

La sessione di lavoro dell'utente viene chiusa automaticamente in seguito ad un periodo di inattività di 30 minuti. Le modalità operative di utilizzo del PIN INPS sono:

  1. al primo accesso il sistema obbliga l'utente alla modifica del PIN, il nuovo PIN generato sarà di soli 8 caratteri;
  2. il sistema obbliga l'utente alla modifica del PIN almeno ogni 6 mesi per i cittadini e ogni 3 per gli intermediari istituzionali;
  3. dopo 10 tentativi consecutivi di accesso con un PIN errato il sistema inibisce l'accesso all'utente per 5 minuti, ogni tentativo successivo richiederà l'attesa di ulteriori 5 minuti fino a quando non verrà inserito il PIN corretto.

Ricordiamo che il PIN è il codice personale che ti consente di accedere ai servizi telematizzati dell'INPS.

Il PIN iniziale è composto da 16 caratteri. I primi 8 ti sono inviati via SMS, email o posta elettronica certificata; i secondi 8 con posta ordinaria all'indirizzo di residenza.

Al primo utilizzo, il PIN iniziale di 16 caratteri viene sostituito con uno di 8 caratteri, da conservare per i successivi utilizzi. Attenzione: è possibile accedere ai servizi online INPS anche tramite le credenziali SPID, almeno di livello 2, la Carta di identità elettronica 3.0 (CIE) o la Carta Nazionale dei Servizi (CNS).

Inoltre, per richiedere prestazioni di natura economica occorre avere un PIN "dispositivo". Per convertire il Pin ordinario in Pin dispositivo bisogna utilizzare la funzione di conversione accedendo a questa pagina.

Il governo aveva assicurato che non sarebbe stato un "click day": chi prima arriva prende i soldi e gli altri si arrangiano. Anche perché i 3 miliardi stanziati basterebbero a coprire tutti. In realtà però il sito Inps, nelle sue istruzioni online, riporta per ogni categoria di lavoratore coinvolto, la stessa dizione: "In ragione di quanto sopra, l'Inps riconosce l'indennità in base all'ordine cronologico di presentazione delle domande". E le ragioni di "quanto sopra" sono proprio i limiti di spesa complessivi imposti dal decreto 18/2020 (Cura Italia). Ecco dunque la contraddizione. Nel comunicato diffuso il 31 marzo la stessa Inps scrive: "Si ribadisce che non si tratta di un click day. Le domande potranno essere inviate anche nei giorni successivi al 1° aprile, collegandosi al sito e cliccando sul banner dedicato che compare sulla homepage". Tutto vero. Ma l'Inps sarà poi costretta dal vincolo di legge (i limiti di spesa)- a fare una lista e pagare in ordine di presentazione delle domande. Difficile raccomandare la calma, se poi le istruzioni sono queste.

1 Aprile 2020 · Annapaola Ferri


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