Inclusione nell’elenco dei poveri del comune di residenza delle famiglie (italiane e straniere) economicamente disagiate con minori, donne in stato di gravidanza o disabili » Si può ottenere una card per comprare pasta, pane e, forse anche il caffé

Il Sostegno per l’Inclusione Attiva (SIA) è una misura di contrasto alla povertà che prevede l'erogazione di un sussidio economico alle famiglie in condizioni economiche disagiate, nelle quali siano presenti persone minorenni, figli disabili o una donna in stato di gravidanza accertata. Il beneficio è concesso per un periodo massimo di dodici mesi.

Per accedere al beneficio è necessario essere cittadino italiano o comunitario oppure familiare di cittadino italiano o comunitario, non avente la cittadinanza di uno stato membro, che sia titolare del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente, ovvero cittadino straniero in possesso del permesso di soggiorno di lungo periodo ed essere residente in Italia da almeno due anni, al momento della presentazione della domanda.

Il nucleo familiare dell'istante deve includere un componente di età inferiore ai 18 anni o con disabilità (in tal caso almeno un genitore deve essere presente nel nucleo) o una donna in stato di gravidanza accertata.

L'indicatore della situazione economica equivalente (ISEE) deve risultare inferiore o uguale a tremila euro. Inoltre, i componenti del nucleo familiare non devono godere di ulteriori trattamenti economici, anche fiscalmente esenti, di natura previdenziale, indennitaria o assistenziale a qualunque titolo concessi dallo Stato o da altre pubbliche amministrazioni che siano superiori a 600 euro mensili, elevati a 900 euro in caso di presenza nel nucleo di persona non autosufficiente.

In pratica, per accedere al SIA è necessario che ciascun componente il nucleo familiare non sia già beneficiario della NASpI, dell'ASDI, o di altri strumenti di sostegno al reddito dei disoccupati o della carta acquisti sperimentale; non riceva già trattamenti superiori o uguali a 600 euro mensili, elevati a 900 euro in caso di presenza nel nucleo di persona non autosufficiente (così come definita ai fini ISEE e risultante nella DSU); non abbia acquistato un’automobile nuova (immatricolata negli ultimi 12 mesi) o non possieda un’automobile di cilindrata superiore a 1.300 cc o un motoveicolo di cilindrata superiore a 250 cc immatricolati negli ultimi 3 anni; sono fatti salvi gli autoveicoli e i motoveicoli per cui è prevista una agevolazione fiscale in favore delle persone con disabilità ai sensi della disciplina vigente.

Il sostegno economico verrà erogato attraverso l’attribuzione di una carta di pagamento elettronica, utilizzabile per l'acquisto di beni di prima necessità. Dall'ammontare del beneficio vengono dedotte eventuali somme erogate ai titolari di Carta acquisti ordinaria e dell'incremento del Bonus bebé.

Per le famiglie che soddisfano i requisiti per accedere all'assegno per il nucleo familiare con almeno tre figli minori, il beneficio sarà corrispondentemente ridotto a prescindere dall'effettiva richiesta dell'assegno.

La domanda deve essere presentata al comune di residenza da un componente del nucleo familiare tramite un modulo che si può scaricare cliccando qui. Al momento della presentazione della domanda il richiedente deve essere in possesso di un'attestazione ISEE in corso di validità.

Entro 15 giorni dalla presentazione della domanda il comune invia le richieste di ammissione al beneficio all'INPS che, nei successivi 10 giorni, svolge i controlli di propria competenza. In caso di esito positivo, il cittadino riceve da Poste Italiane SpA (gestore del servizio) la comunicazione per il ritiro della Carta SIA ovvero la carta di pagamento elettronica contenente il sussidio.

21 Luglio 2017 · Ludmilla Karadzic




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