Impiego di immigrati clandestini – I rischi penali per il datore di lavoro e la ulteriore sanzione amministrativa pari al costo di rimpatrio

Il datore di lavoro che occupa alle proprie dipendenze immigrati clandestini privi del permesso di soggiorno, ovvero il cui permesso sia scaduto e del quale non sia stato chiesto, nei termini di legge, il rinnovo, revocato o annullato, è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa di 5 mila euro per ogni lavoratore impiegato.

Le pene sono aumentate da un terzo alla metà se gli immigrati clandestini occupati sono in numero superiore a tre; se gli immigrati clandestini occupati sono minori in età non lavorativa; se i gli immigrati clandestini occupati sono sottoposti alle altre condizioni lavorative di particolare sfruttamento.

Con la sentenza di condanna il giudice applica al datore di lavoro la sanzione amministrativa accessoria del pagamento del costo medio di rimpatrio del lavoratore straniero assunto illegalmente: Il costo medio del rimpatrio per ogni lavoratore immigrato clandestino assunto illegalmente,è fissato, per l'anno 2018 in euro 1398.

Si tratta, in particolare, delle sanzioni penali ed amministrative previste dal decreto legislativo 286/1998, agli articoli 12, 12 bis e 12 ter.

23 Febbraio 2019 · Patrizio Oliva