Il condono delle multe per violazione del codice della strada

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Il Consiglio comunale di Roma ha approvato, oggi, 27 ottobre 2009,  la delibera di giunta per il mini condono delle sanzioni per infrazione al Codice della strada elevate fino al 31 dicembre 2004.

Il voto dell'Aula Giulio Cesare segue l’approvazione da parte della giunta capitolina lo scorso 30 settembre della delibera presentata dall'assessore al Bilancio del Campidoglio, Maurizio Leo.

Insomma, uno "scudetto fiscale" anche per i cittadini romani.

I quali ora avranno tempo fino al 15 maggio 2010 per mettersi in regola con le vecchie multe, attraverso il solo pagamento:

a) del minimo della sanzione amministrativa prevista per la violazione a suo tempo commessa;

b) delle spese di procedimento e notifica del verbale;

c) di un aggio ridotto al 4 per cento per l’agente della riscossione, nonché delle somme per il rimborso delle spese sostenute.

Non saranno più dovute, quindi:

1. il raddoppio della sanzione originaria; le maggiorazioni semestrali;

2. la misura intera dell'aggio di riscossione.

I cittadini interessati al mini condono, cioè coloro che hanno ricevuto cartelle di pagamento ancora esigibili (non prescritte) per infrazioni commesse fino al 2004, riceveranno una comunicazione da Equitalia-Gerit, con tutte le indicazioni sull’entità del pagamento agevolato e sulle modalità per eseguirlo.

Da domani la Gerit potrà inviare a quei romani che hanno pendenze per violazione del codice della strada un avviso bonario per mettersi in regola.

Ai cittadini sono state notificate fino all'estate scorsa cartelle di pagamento per infrazioni al Codice della strada commesse molti anni fa, cioè prima dei due-tre anni nei quali, ragionevolmente, deve concludersi il procedimento sanzionatorio.

Il lungo tempo trascorso, dal mancato pagamento della multa originaria al momento in cui gli uffici pubblici hanno notificato la cartella di pagamento, ha fatto moltiplicare per tre o anche per quattro volte il debito iniziale.

Spesso le multe sono state notificate “a blocchi” e il cittadino si è trovato, improvvisamente, a dovere fronteggiare un debito di centinaia o di migliaia di euro.

Il tempo trascorso, poi, ha reso difficoltosa la verifica del debito da parte del cittadino. La definizione agevolata consente, quindi, di mettersi in regola e azzerare il passato. Senza più pagare le elevate sanzioni e le ulteriori maggiorazioni che scattano con il passare del tempo.

Al mini condono potranno accedere anche coloro che già hanno in corso il pagamento rateizzato delle vecchie multe.

Chi invece ha pagato, resta fregato, come in tutte le logiche di condono caratteristiche delle amministrazioni di centro destra.

Dopo avere ricevuto la comunicazione di Equitalia-Gerit, i romani, con pagamento rateizzato, potranno chiedere all'agente della riscossione di calcolare se quanto già versato è sufficiente a saldare il debito risultante dalla definizione agevolata o, eventualmente, di ricalcolare le rate ancora dovute.

Gli uffici comunali e la società della riscossione hanno eseguito un’attenta opera di pulizia negli archivi delle vecchie multe, con l’eliminazione dei crediti ormai prescritti e di quelli non più esigibili (decessi, duplicazioni, errori ecc.).

Ne sono risultati oltre 1,1 milioni di multe, elevate fino al 31 dicembre 2004 e relative a cittadini romani, che potranno costituire oggetto di definizione agevolata.

Ai cittadini che risultano debitori di queste multe sarà inviata una comunicazione, con il calcolo di quanto dovuto per la definizione agevolata e con tutte le informazioni accessorie per il pagamento.

Naturalmente, non è possibile valutare la percentuale di adesioni alla definizione agevolata. Per quanto riguarda le multe a carico dei cittadini romani, si possono stimare incassi compresi da un minimo di 23 milioni di euro fino a un massimo di 77, secondo il grado di adesione che incontrerà l’iniziativa.

Che bel casino

Nel caso in cui le multe in cui l’ente creditore è la Prefettura ed il Comune in cui l’infrazione è stata rilevata non aderisce al mini condono, avremmo che una stessa violazione, ad esempio il mancato utilizzo delle cinture di sicurezza previsto dal codice della strada, potrebbe essere condonato se la multa è della polizia stradale ma non se a rilevare l’infrazione è stato un vigile urbano.
E, viceversa, se non fosse ammesso il mini condono dalle prefetture avremmo che una stessa violazione rilevata a Roma – utilizziamo come esempio sempre il mancato utilizzo delle cinture di sicurezza previsto dal codice della strada – potrebbe non essere soggetta a “definizione agevolata” (così chiama il condono l’ineffabile assessore capitolino De Leo) se la multa è della polizia stradale ma ammessa a condono se a rilevare l’infrazione è stato un vigile urbano.

Per fare una domanda sul mini condono delle multe per violazione del C.d.S., per sapere quali comuni hanno aderito al mini condono, per quesiti su  multe e ricorsi in genere e su cartelle esattoriali originate da multe clicca qui, e scrivi nella sezione multe e ricorsi.

4 Agosto 2009 · Giuseppe Pennuto




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