I banchieri scaricano il costo della crisi e delle loro politiche fallimentari sulle spalle delle famiglie e delle imprese

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Adusbef ha monitorato alcuni conti correnti offerti da 11 tra le principale banche operanti in Italia, rilevando il 12 febbraio 2009,sia il tasso passivo che la CMS (COMMISSIONE DI MASSIMO SCOPERTO) imposti ai clienti affidati, per poterlo paragonare con i livelli riscontrati dal 13 al 20 ottobre del 2008. Ecco i risultati:

  • 5 banche hanno mantenuto tassi e commissione esattamente agli stessi livelli di metà ottobre 2008 ( Carige, Banca Antonveneta, BNL, Intesa SanPaolo, Banca Popolare di Ancona).

  • 6 banche hanno diminuito il tasso passivo per la clientela: Banca Fideuram (-2,5 %), Unicredit Banca e Banca di Roma (- 2,25%) le quali hanno eliminato l’applicazione della Commissione di max. scoperto, il Monte dei Paschi di Siena (-1,10%), Banca Popolare di Milano (-1,125%), Banca Mediolanum (-1%). Delle banche monitorate, ben cinque hanno ancora un tasso passivo superiore al 13 per cento.

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Quanto alla commissione di massimo scoperto, che era stata a abrogata da una sentenza di Cassazione e che continua a restare in vita grazie ad un emendamento approvato alla Camera dei Deputati, cinque banche non la applicano più (Unicredit Banca, Banca di Roma, Banca Mediolanum, Banca Popolare di Ancona, Banca Fideuram); Banca Popolare di Milano impone ancora l’1 per cento, Carige e Antonveneta applicano lo 0,99 per cento (su base trimestrale e che si ricapitalizza su base annua fino al 4,76 %).

Ricordiamo che l’utile netto del sistema bancario italiano per l’anno 2007 è stato di 23,6 miliardi di euro. Si consideri che a metà ottobre 2008 vigeva il tasso di riferimento BCE pari al 4,25 per cento; oggi, dopo la revisione del 15 gennaio, il tasso BCE è al 2 per cento, con una riduzione nel periodo di oltre il 50 per cento.

Mentre il ministro dell'Economia Tremonti ed il Governo,che hanno approvato un decreto “salva banche” spostando da palazzo Chigi a Palazzo Grazioli la sede di una merchant bank che parla anche il libico,discettano dei massimi sistemi, le banche forti di una fidejussione omnibus ricevuta,continuano a strozzare le famiglie e le piccole e medie imprese, non erogando il credito,chiedendo le revoche dei fidi con un preavviso di 24 ore,applicando tassi incompatibili con la riduzione del costo del denaro della BCE.

E’ inammissibile che mentre alcune banche riescano a rientrare nei margini praticando tassi dell'8,877 % (Fideuram),del 9,25% (Popolare di Ancona) e del 9,786 % (Mediolanum) senza applicare la commissione di massimo scoperto, mentre Banca Popolare di Milano (tasso del 13,25% + 1% CMS); Intesa San Paolo (14,25% + 0,75% CMS); Monte dei Paschi di Siena (13,55 + 0,750 CMS); Antonveneta (13,85% + 0,99 CMS); e Banca Carige (14,50% + 0,99 CMS); debbano taglieggiare la clientela con tassi esorbitanti e pari ad oltre il multiplo di 7 rispetto al 2% del tasso BCE. E’ scandaloso che il Governo consenta a questi signori banchieri di scaricare il costo della crisi e delle loro politiche fallimentari sulle spalle delle famiglie e delle imprese.

Elio Lannutti (Adusbef)

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16 Febbraio 2009 · Simonetta Folliero


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