Giacenza della posta non recapitata » Le nuove disposizioni

Giacenza della posta non recapitata » Le nuove disposizioni

Giacenza della posta non recapitata: per i primi dieci giorni non si pagherà più il deposito presso l’ufficio postale. Inoltre, nei periodi di ferie si raggiungerà un notevole risparmio per ogni pacco.

Di norma, la posta raccomandata non recapitata al destinatario viene depositata presso l’ufficio postale: questa prassi si chiama, appunto, giacenza.

Se, successivamente, non viene ritirata dal destinatario, per un mese, viene restituita al mittente ed al plico viene aggiunta la dicitura compiuta giacenza.

Così, la missiva si considera consegnata e, quindi, conosciuta.

A scapito, giustamente, di chi non si interessa della corrispondenza.

Spese per la giacenza della posta non recapitata

Il destinatario che va a ritirare il pacco, o il plico, inviato tramite raccomandata presso l’ufficio postale, deve pagare un contributo per il deposito.

Fin ora, il contributo non era dovuto se il ritiro avveniva fino al quinto giorno di giacenza. Dopo il sesto giorno, invece, si pagavano i diritti pari 0,52 euro pro/die.

Ma dopo una delibera dell'Agcom (AGCOM), Poste Italiane, dallo scorso primo gennaio 2014, ha esteso la gratuità del deposito.

Delibera dell'Agcom sulla giacenza della posta non recapitata

Gli invii postali non recapitati rimangono in giacenza gratuitamente presso l'ufficio postale o il centro di distribuzione per il tempo di seguito specificato, a decorrere dal giorno indicato sull'avviso di giacenza:

  • invii semplici: dieci giorni;
  • invii a firma: sette giorni per i pacchi e trenta giorni per gli altri invii, ad eccezione dei pacchi provenienti dall'estero, per i quali i termini di giacenza sono stabiliti dalle disposizioni dell'Unione Postale Universale e degli atti giudiziari, i cui termini di giacenza sono stabiliti dalle disposizioni vigenti in materia.

l vantaggio è notevole, specie nei casi in cui la consegna di raccomandate avvenga nei periodi estivi.

Se dopo un mese di ferie il destinatario poteva essere costretto a pagare addirittura 10,40 euro a plico, oggi invece ne pagherà appena la metà.

Oltre a raddoppiare i termini per la giacenza gratuita, con lo stesso provvedimento l’Agcom ha approvato altre condizioni a tutela dell'utenza.

Sono stati ampliati gli obblighi informativi sulle modalità di erogazione dei servizi di Poste Italiane ed è stato imposto il rispetto dei principi di trasparenza e non discriminazione nell'applicazione dei prezzi.

Inoltre, è stata prevista una procedura per garantire il recapito di invii affidati ad altri operatori e ritrovati nella rete di Poste Italiane.

7 Febbraio 2014 · Giovanni Napoletano


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