Garante di un prestito per la propria propria figlia

Garante prestito per mia figlia indebitatasi per attività finita male

Sono garante della figlia e la figlia si è indebitata. Aveva ottenuto un prestito per aprire un'attività, ma questa gli è andata male e deve chiudere, Ora io e la madre siamo garanti ma solo io ho il lavoro fisso.

La banca l'ha chiamata ed ha detto che vuole ricalcolare il debito e metterlo a me, ma io non sono in grado di pagare in questo momento rate da 400 euro al mese.

Oppure trovare 5000 euro entro il mese per azzerare lo scoperto e riprendere le rate da pagare.

Ora io non sono proprietario di niente, ho uno stipendio di 1.150 euro, ho un'auto di 20 anni che cade a pezzi, avevo pensato di chiedere un prestito alternativo per coprire il buco, ma non credo che la banca approverà che intervenga una finanziaria.

Non so dove sbattere la testa. Mi è capitato tutto all'improvviso, non ne faccio una colpa alla figlia, gli è andata male sono tempi difficili.

Cessione quinto o pignoramento stipendio per saldare debito da garante

Mi trova pienamente d'accordo con lei: viviamo tempi difficili ed una ragazza che tenta di avviare un'attività, invece di attendere un lavoro che non verrà mai, è solo da prendere come esempio.

Cinquemila euro non sono la fine del mondo e non credo sia il caso di incrinare i rapporti familiari per questo episodio, se mi consente di esprimere una valutazione su quanto accaduto. E sono niente, cinquemila euro, a fronte del debito che contraiamo con i nostri figli quando li mettiamo al mondo: una cambiale in bianco che potremo dire di aver onorato solo quando non saremo più su questa terra.

Il suo è un debito che la onora in qualità di garante. E sua figlia, non bisogna mai dimenticarlo, non li ha spesi in "tre settimane da raccontare" passate a Formentera.

Passando dall'aspetto umano a quello tecnico, potrebbe chiedere la cessione del quinto, per saldare subito.

Oppure attendere che la banca si attivi per chiedere al giudice il pignoramento del 20% del suo stipendio. Si tratta di 230 euro al mese, che sono tantissime rispetto ad un importo di 1150 euro, ma tant'è. Meglio questo che una malattia incurabile.

Può darsi anche che la banca, a fronte del mancato rimborso del debito, decida di non seguire la via giudiziale, vista la cifra in gioco che non è poi così rilevante.

In questo caso, con un pò di fortuna, potrebbe anche in futuro ottenere uno sconto dalla società di recupero che rileverà il credito della banca.

26 Ottobre 2012 · Ludmilla Karadzic


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