Come difendersi dal furto di identità

Furto d'identità - Le cose da ricordare

Le Aziende (banche, società emittenti carte di credito, fornitori quali ENEL, ACEA, ecc.) non telefonano mai, non mandano email né propri rappresentanti a casa dei Clienti per chiedere dati personali o riservati come il numero del conto, il codice fiscale, il numero della carta di credito, le modalità di pagamento della carta di credito, i conti collegati.

Se l’Azienda dovesse aver bisogno di informazioni che vi riguardano, manderebbe un avviso cartaceo o vi pregherebbe di recarvi presso gli uffici dell'Azienda stessa.

 

Come difendersi dal furto di un documento o di un titolo di credito

È necessario:

  • conservare a casa o, comunque, in un luogo sicuro una fotocopia dei documenti e, quindi, della patente di guida, del passaporto, della carta di identità, del porto d’armi, del tesserino professionale,dei dati relativi alla carta di credito o al Bancomat, ecc.;
  • non conservare tutti i documenti di identità nello stesso posto, specialmente se si è in viaggio
  • non comunicate a nessuno i dati relativi ad un documento di identità. Qualora vi vengano richiesti, ad esempio, dalla società emittente la carta di credito o da un fornitore, verificate l’attendibilità della fonte contattando telefonicamente la società, prendendo il numero di telefono dall'elenco o da documenti in vostro possesso di cui siete certi. Dovete cercare di capire se la richiesta è accettabile e, quindi, inviare i dati ad un numero di fax della società stessa evitando di darli per telefono, anche se è più comodo;
  • immediatamente dopo aver subito un furto o uno scippo, denunciate l’accaduto al Pronto Intervento (112 per i Carabinieri, 113 per la Polizia di Stato). Recatevi poi negli uffici dell'Autorità di Polizia Giudiziaria e presentate la denuncia, fornendo gli estremi dei documenti che vi sono stati sottratti;
  • controllate frequentemente che nel portafoglio siano sempre presenti la carta di credito ed altri documenti. È accaduto, infatti, a diverse persone di essersi accorte troppo tardi di avere smarrito la carta di credito, non riuscendo così a limitare i danni;
  • non lasciate mai incustoditi la giacca o la borsetta contenenti il portafoglio: il ladro è veloce! Iladro può essere la persona che lavora nella stanza accanto alla vostra: normalmente tutti ritengono che sia mpossibile e, invece, ci sono tanti episodi che dimostrano il contrario.

Fate molta attenzione, quindi, ai segnali di “rischio”, anche se deboli. Non trascurandoli, potreste accorgervi che qualcuno sta utilizzando il vostro documento d’identità o la vostra carta di credito.

La Polizia vi può aiutare fornendovi molti consigli utili.

Furto di identità - Suggerimenti su come gestire i documenti bancari

Fate così:

  • Annotate le date di arrivo degli estratti conto (ad esempio: metà gennaio, aprile, luglio, ottobre) ed inteerrogate la banca se per una di quelle date non vi sono pervenuti (tenendo a mente che potrebbe essere in ritardo, ma è sempre meglio prevenire i pericoli!);
  • quando decidete di buttare via gli estratti conto ed altri documenti bancari, incluse le ricevute della carta di credito, strappateli a pezzetti e buttateli insieme alla spazzatura alimentare. Se possibile, acquistate una trinciatrice della carta (fa tante piccole strisce di carta, rendendone più difficile la lettura): costa qualche decina di euro, ma è una misura di sicurezza in più.
  • chiedete alla vostra banca ed alla Società di ricevere un SMS sul vostro cellulare quando viene eseguita una spesa. Costerà qualche centesimo di euro, ma vale la pena;
  • quando ricevete un estratto conto, controllatelo subito ed attentamente. Informatevi presso la banca o la Società emittente la carta di credito quando un prelevamento o una spesa non vi è nota;ricordate di non lasciare mai incustoditi il portafoglio o la borsetta!
  • quando ritirate un carnet di assegni, controllate ci siano tutti e fate questo controllo frequentemente, specialmente se lasciate il carnet a casa incustodito o lo tenete nel portafoglio;

Come utilizzare il BANCOMAT per evitare la clonazione della carta

Seguite i consigli elencati di seguito:

  • Cercate di prelevare sempre alla stessa apparecchiatura Bancomat;
  • quando vi recate a prelevare, osservate il Bancomat e fate attenzione ad eventuali “segnali” anomali, alla presenza di qualcosa di diverso dal solito. Ad esempio, potreste trovare una tasca laterale che prima non c’era contenente avvisi pubblicitari;
  • dove inserite la carta del bancomat un filo che esce o una sporgenza;
  • visto che può essere stata apportata una “miglioria”, oppure quello che appare un inconveniente è qualcosa di insignificante, chiedetene conferma alla banca; se questa è chiusa, lasciate stare e recatevi presso un altro Bancomat;
  • mentre digitate il codice segreto con una mano, coprite la tastiera sulla quale state digitando il codice con l’altra mano o con fogli posti a pochi centimetri nella parte superiore;
  • se avete digitato correttamente il codice segreto per il prelevamento al Bancomat, ma il computer vi dice che è errato, non insistete. Provate su un altro sportello Bancomat e ricordate che avete tre tentativi in tutto; quindi tentate al massimo due volte, una su uno sportello ed una su un altro. Controllerete meglio quando sarete a casa;
  • fate attenzione a persone solerti che vogliono aiutarvi a prelevare: possono essere ladri!
  • Il codice segreto: cercate di tenerlo a mente; se lo trascrivete, non lo riportate su un oggetto che tenete nel portafoglio o portate con voi nella borsetta. I criminali lo sanno e riescono a trovarlo perché potrebbero avervi visto mentre prelevate al Bancomat e quindi sanno dove lo conservate.

27 Agosto 2013 · Giovanni Napoletano


Commenti e domande

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Una risposta a “Come difendersi dal furto di identità”

  1. Lorenzo Briotti ha detto:

    Cresce in Italia il rischio di vedere i propri dati personali e la propria identità utilizzati in maniera fraudolenta. Oggi, per essere vittima di furto di identità, ossia l’appropriazione indebita dei dati personali di ignari cittadini da parte di criminali che li utilizzano, ad esempio, per richiedere finanziamenti o acquistare beni a loro nome, basta infatti semplicemente possederne una.

    All’ampliamento del fenomeno – che registra una continua crescita contribuisce la diffusione incontrollata di dati anagrafici e informazioni personali, che possono facilmente essere riutilizzati illecitamente nel mondo “virtuale” o in quello “fisico”. Pochi, e poco efficaci, i limiti normativi e gli elementi di deterrenza, con il risultato che questa tipologia di crimine, oltre che di facile attuazione, risulta poco rischiosa per coloro che la perpetrano.

    Questo è quanto emerge nell’ambito del progetto “Nessuno”, il primo in Italia ad indagare in maniera strutturata il fenomeno del furto di identità nel nostro Paese. La ricerca, in costante aggiornamento e sviluppo, ha preso il via nel 2007 dalla collaborazione tra MISTER CREDIT, la divisione consumer di CRIF, e RiSSC, Centro Ricerche e Studi su Sicurezza e Criminalità.

    Da un recente approfondimento di tipo qualitativo emergono i profili comportamentali delle fasce di popolazione più a rischio di diventare “vittime”. La categoria più esposta è quella degli uomini di età compresa tra i 30 e i 49 anni. Trentenni e quarantenni sono più facili da impersonificare da parte dei ladri di identità, e vittime molto appetibili anche per il buon potenziale di credito che i frodatori possono sfruttare. Inoltre, si tratta della categoria che, più delle altre, produce e lascia “tracce personali”, che possono essere raccolte e riutilizzate da malintenzionati. Tracce che appartengono fondamentalmente alle normali abitudini di vita, come viaggiare, pernottare in albergo, cenare fuori casa, acquistare beni, richiedere finanziamenti.

    Dal punto di vista lavorativo, i liberi professionisti sono le persone che, in virtù della propria attività, sono più visibili: nel caso degli iscritti ad albi professionali, ad esempio, i dati personali sono generalmente pubblici e accessibili anche online su Internet.

    Per contrastare il fenomeno, CRIF, che gestisce il principale Sistema di Informazioni Creditizie nel nostro Paese, ha realizzato “Identikit”, il servizio che consente al cittadino di essere informato tempestivamente via sms o email nel caso in cui qualcuno utilizzi i suoi dati personali illecitamente per richiedere finanziamenti o acquistare beni a suo nome. Il servizio offre anche assistenza specifica a coloro che si trovano a essere vittime di questo fenomeno.

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