Fideiussione omnibus per garante di alcune società immobiliari

Sono garante con una fideiussione omnibus per alcune società immobiliari

Sono garante con fideiussione omnibus di alcune società immobiliari con forma giuridica Srl. Sono unico proprietario della mia abitazione in cui vivo con mia moglie (in separazione dei beni) e i miei 2 bambini.

Le società immobiliari hanno degli affidamenti ipotecari su terreni lottizzati residenziali, e questi terreni hanno un valore periziato dalle banche più elevato degli stessi affidamenti concessi; le banche oltre all'ipoteca hanno anche le firme di garanzia personale - fideiussione - dei soci.

Visto il momento di crisi volevo tutelare la mia casa da possibili attacchi delle banche avendo la mia firma di garanzia per la fideiussione e volevo chiedervi se c'è un modo sicuro per farlo, evitanto l'azione; o con donazione alla moglie o con una patrimoniale.

Se faccio il fondo patrimoniale sò che ci sono 5 anni di revocatoria da attendere prima che sia definitivo e che nessuno possa toccarlo, la stessa cosa vale anche per la donazione? oppure se dono a mia moglie le banche il giorno dopo non possono toccare la casa? In quanto avevo sentito che le donazioni a parenti stretti possono essere lo stesso attaccate dalle banche.

In definitiva vi chiedo cortesemente qual è la soluzione migliore per tutelare la mia casa.

Il modo migliore per proteggere i propri beni dalle conseguenze che possono derivare da una fideiussion omnibus, è quello di non prestare questo tipo di garanzia

Il modo migliore per proteggere i propri beni dalle conseguenze che possono derivare da una fideiussione, specie se omnibus, è quello di non prestare questo tipo di garanzia.

"Fideiussione - ecco c’è un guaio" dice una massima di Talete di Mileto, uno dei sette saggi dell'antica Grecia. I rischi delle garanzie concesse senza pensarci su quando servono soldi, per poi cercare rimedi senza pagare pegno, quando si è chiamati a risponderne, è materia nota da secoli.

Le donazioni, il fondo patrimoniale ed il trust sono spesso rimedi peggiori del male, quando effettuati solo dopo aver prestato garanzia.

Il creditore concede il finanziamento sulla base dei beni che il garante possiede al momento in cui il debitore garantito chiede i quattrini. Si può pretendere poi di far scomparire il patrimonio nel momento in cui, inevitabilmente, si verifica il "disguido"?

"Ka' nisciuno è fesso!" direbbe un mio caro amico napoletano. Ed ecco proliferare maghi e sedicenti professionisti delle donazioni, dei fondi patrimoniali e dei trust capaci, in un sol colpo di carta bollata, di far scomparire i beni del garante, su cui la garanza era fondata. Per poi amaramente accorgersi che forse conveniva di più pagare il debito, cosa che si è comunque costretti a fare, ma solo dopo aver sborsato anche spese legali e laute parcelle per sotterfugi inutili, che durano solo fino a quando non si instaura un contenzioso.

Una volta per tutte, sia chiara la funzione del fondo patrimoniale e del trust. Nel mare periglioso delle attività economiche, un imprenditore può voler preservare a sé stesso e/o ai propri familiari quanto necessario per sopravvivere o per continuare a vivere come si è abituati, se le cose si mettessero male.

L'alea matrigna è sempre in agguato, quando non ci si mettono in mezzo ingordigia e la disinvoltura megalomane di chi vuol fare il passo più lungo della gamba.

Ecco, allora, che si costituisce un fondo patrimoniale o un trust, in cui si includono i beni di proprietà non gravati da ipoteche o garanzie. Da quel momento in poi ci si può presentare in banca e chiedere quanti soldi si vuole o prestare tutte le fideiussioni omnibus che si crede.

Basta far riportare, in evidenza, nel contratto sottostante - e questa è precauzione che dovrebbe essere chiesta a cura ed interesse del fideiussore o del debitore - che chi sottoscrive ha costituito un fondo patrimoniale, stipulato nella forma di atto pubblico, con la presenza di due testimoni ed annotato a margine dell'atto di matrimonio.

Solo così si possono dormire sonni tranquilli, sempre che il potenziale creditore, dopo aver appreso della costituzione del fondo patrimoniale, abbia concesso egualmente il prestito o accettato la garanzia. Cosa affatto non scontata ...

In realtà, per proteggere i beni sui quali si preannunciano, prima o poi, le azioni esecutive del creditore, bisogna versare lacrime e sangue. Non è possibile non pagare pegno: saremmo, altrimenti, tutti debitori milionari e felici e, lo sappiamo, la cosa non è tecnicamente possibile.

22 Ottobre 2012 · Paolo Rastelli


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