Falsi ISEE » Scattano pesanti multe per i furbetti

Errori in malafede nelle dichiarazioni Isee per percepire bonus e sconti: scattano migliaia di sanzioni.

Durante il 2013 sono stati circa diecimila i contribuenti che hanno ottenuto prestazioni agevolate indebitamente secondo le verifiche della Guardia di Finanza.

In migliaia di casi sono state rilevate vere e proprie frodi ai danni delle casse dello Stato e dei Comuni.

Secondo una recente ricerca, nelle tasche degli evasori vanno circa 2 miliardi di euro di benefici ogni anno: circa il 20 per cento dei 10 miliardi distribuiti.

Diverse amministrazioni comunali segnalano l’aumento di casi che riguardano i cosiddetti furbetti dell'Isee: si tratta, ad esempio, di genitori separati per finta, che presentano un solo reddito, anche se vivono sotto lo stesso tetto, per poter poi pagare il minimo sulla retta di asili nido. Oppure, famiglie che dichiarano redditi palesemente inferiori a quelli reali.

Secondo gli enti locali, in media, un terzo dei contributi erogati sono frutto di dichiarazioni false o comunque scorrette.

Emblematico è il caso di Genova dove, sempre nel 2013, le verifiche del nucleo di Equità fiscale del Comune hanno rilevato irregolarità nelle dichiarazioni nel 52% dei casi analizzati negli asili nido e nel 20% di quelli delle scuole dell'infanzia.

Molti contribuenti hanno denunciato però la pesantezza di multe che ritengono sproporzionate a fronte della loro una loro sostanziale buona fede.

Le Fiamme gialle agiscono in base a protocolli d’intesa stipulati con i singoli comuni ed effettuano il monitoraggio dei beneficiari delle prestazioni, a carico del bilancio pubblico, erogate per gli asili nido.

E, in caso di violazione accertata, scatta la convocazione del contribuente e la conseguente multa.

Se le somme indebitamente percepite sono inferiori a 3.999,96 euro, si applica la sanzione amministrativa e non quella penale, che va da un minimo di 5.164 euro a un massimo di 25.822 euro.

In sostanza, si fa la differenza tra l’importo da versare e quello effettivamente versato e si moltiplica per tre.

Quindi se si sono pagati mille euro in meno rispetto a quanto dovuto, la sanzione ammonta a tremila euro.

23 Giugno 2014 · Patrizio Oliva




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