Ticket sanitario » A chi quando e come spetta l’esenzione

Ticket sanitario » A chi quando e come spetta l'esenzione

Per quanto riguarda l'esenzione dal ticket sanitario, nell'articolo che segue, vogliamo spiegarvi a chi spetta e come fare per ottenerla.

Chiunque necessiti di prestazioni mediche sa bene che, per ridurre la spesa, esiste il diritto all'esenzione dal ticket sanitario.

Ciò è possibile per alcune tipologie di pazienti, di reddito, o di malattie.

Ma quali sono e quali pratiche bisogna seguire per ottenere l'esenzione dal ticket sanitario?

Scopriamolo nel prosieguo dell'articolo.

Come ottenere l’esenzione dal ticket sanitario

Vi spieghiamo come è possibile ottenere l'esenzione dall'onere del ticket sanitario.

L'esenzione Ticket sanitario è un’agevolazione prevista dall’articolo 8 comma 16 della Legge 537/1993 e successive modificazioni che da diritto ai cittadini economicamente disagiati a non pagare i costi del ticket sanitario obbligatorio che ogni assistito deve pagare sulle prestazioni di diagnostica sia strumentale che di laboratorio che specialistiche ambulatoriali.

Ma chi né ha diritto?

All'esenzione dal Ticket sanitario per le prestazioni medico-sanitarie hanno diritto gli invalidi, chi viene riconosciuto in condizioni di difficoltà socio-reddituali, chi soffre di particolari patologie, le donne in stato di gravidanza ed i pazienti riconosciuti con diritto all’esenzione nelle singole normative regionali.

Essere a conoscenza delle esenzioni che la legge mette a disposizione è importante, molti sono gli italiani che rinunciano alle cure perché costi troppo elevati.

Esenzione dal ticket sanitario per problemi di reddito

Per quanto riguarda l'esenzione dal Ticket sanitario per reddito, la stessa è un diritto per tutti i cittadini e i loro familiari che presentano un reddito inferiore alla soglia limite prevista e fissata dalla attuale normativa.

Oltre che per motivi di reddito, l’esenzione, è concessa anche per età anagrafica per bambini sotto i 6 anni o senior over 65 anni, per disoccupazione o pensione sociale o minima.

Pertanto, vengono esentati:

  • i pazienti con meno di 6 anni o con più di 65, nel cui nucleo familiare il reddito non supera i 36.151,98 euro (codice di esenzione è E01);
  • i disoccupati e i rispettivi familiari a carico con un reddito annuo inferiore a 8.263,31 euro, o con un reddito annuo del nucleo (nucleo di 2 componenti con coniuge a carico) inferiore a 11.362,05 euro (codice di esenzione è E02);
  • i pazienti che sono titolari di assegno o pensione sociali ed i loro familiari a carico (codice di esenzione E03);
  • i titolari di pensioni minime che abbiano compiuto i 60 anni ed i familiari a carico alle stesse condizioni di reddito del caso precedente (codice di esenzione E04).

Per ottenere l’esenzione ticket sanitario per motivi di reddito il cittadino, deve avere un reddito complessivo, dato dalla somma di tutti i redditi di tutti i componenti del nucleo familiare, al lordo degli oneri deducibili, prodotti dai componenti il nucleo familiare nel corso dell’anno precedente.

Vanno, pertanto, presi in considerazione, anche i redditi da fabbricati, ivi compresa l’abitazione principale e la cedolare secca.

Si ricorda inoltre che il reddito del coniuge non legalmente separato concorre sempre alla determinazione del reddito complessivo del nucleo familiare.

Esenzione dal ticket sanitario per motivi patologici

L'esenzione dall'onere del ticket sanitario è prevista anche per motivi patologici particolari: vediamo quando e come.

Chi soffre di patologie particolari o di malattie rare ha diritto ad ottenere l’esenzione dal ticket sanitario.

L’esenzione comprende tutte le prestazioni specialistiche relative al trattamento di queste malattie, al successivo monitoraggio e alla prevenzione di ulteriori aggravamenti.

Rientrano nell’esenzione anche le prestazioni strumentali alla diagnosi e agli esami genetici sui familiari del paziente.

Per ottenere l’esenzione dal ticket per patologia cronica o malattia rara, è necessario presentare un certificato medico rilasciato da un presidio ospedaliero o ambulatoriale pubblico.

In alternativa, si deve consegnare all’Asl competente la copia della cartella clinica o del verbale di invalidità in cui venga attestata la patologia.

L’Asl, a sua volta, rilascerà l’attestazione di esenzione con il codice identificativo da applicare alla ricetta e l’elenco delle prestazioni esenti dal ticket.

Esenzione dal ticket sanitario per categorie di invalidi

Sussiste l'esenzione dal pagamento del ticket sanitario per alcune categorie particolari di invalidità: vediamo quali.

Altra categoria che può ottenere l’esenzione dal ticket sanitario, è quella degli invalidi.

Sono interessati, per tutte le prestazioni, gli invalidi di guerra e per causa di servizio fino alla quinta categoria, gli invalidi di lavoro con una riduzione delle capacità di almeno il 67%, gli invalidi civili che hanno diritto all’assegno di accompagnamento, i ciechi ed i sordomuti, i sopravvissuti ai campi di sterminio nazisti e le vittime della criminalità organizzata o del terrorismo.

Tutti gli altri invalidi che non appartengono ad alcuna di queste categorie possono ottenere l’esenzione dal ticket solo per la prestazione che riguarda la loro invalidità.

Ovviamente, tutti loro dovranno presentare il relativo certificato di invalidità per poter ottenere l’esenzione dal ticket.

Altri casi particolari per cui si può essere esentati dall'onere del pagamento del ticket sanitario

Secondo la normativa, sussistono altri casi particolari per cui si può essere esentati dall'onere del pagamento del ticket sanitario.

E’ possibile ottenere l’esenzione dal ticket sanitario anche in queste ipotesi:

  • esami per la diagnosi precoce dei tumori;
  • test dell’HIV (gratuito ed anonimo per tutti, compresi gli stranieri che non hanno il permesso di soggiorno);
  • stato di gravidanza. In particolare, l’esenzione copre:
  • visite ostetrico-ginecologiche da eseguirsi con cadenza periodica durante la gestazione;
  • accertamenti specifici:
  • monitoraggio della gravidanza se vengono riscontrate minacce di aborto;
  • diagnosi prenatale se si presentano delle situazioni di rischio;
  • analisi in fase preconcezionale sulla donna o sulla coppia per accertare eventuali elementi a rischio per una futura gravidanza.
  • Per quanto concerne l’esenzione dal ticket sanitario sui farmaci, invece, la normativa viene dettata dalle singole Regioni.

    Alcune (come la Toscana, l’Emilia Romagna o la Val d’Aosta) hanno deciso di non prevedere la compartecipazione dei cittadini alla spesa per quanto riguarda i farmaci di fascia A (medicinali essenziali o finalizzati alla cura di malattie croniche).

    Altre, come la Lombardia, applicano un ticket fisso per la ricetta (non più di 4 euro).

    C’è invece chi, come la Regione Lazio, fa pagare un ticket variabile in base al costo del farmaco.

    20 Settembre 2016 · Gennaro Andele


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