Equitalia » Calcolo della soglia per l’ipoteca: rientrano anche le cartelle esattoriali impugnate dal contribuente

Nella soglia di ventimila euro per l’ipoteca di Equitalia rientrano anche le cartelle di pagamento impugnate dal contribuente.

Ai fini del calcolo della soglia oltre la quale può essere iscritta l’ipoteca, infatti, vanno computati anche i crediti oggetto di contestazione da parte del contribuente.

E' irrilevante la contestazione del credito.

Questo il verdetto della Sezione Tributaria Civile della Cassazione, espresso con sentenza 2190/2014.

Equitalia e soglia ipoteca: vanno computati anche i crediti oggetto di contestazione da parte del contribuente

La Suprema Corte, con la sentenza in esame, intervenendo in tema di determinazione del limite per le iscrizione ipotecarie, ha statuito che ai fini del calcolo della soglia oltre la quale può essere iscritta l’ipoteca, vanno computati anche i crediti oggetto di contestazione da parte del contribuente.

Come ripetuto innumerevoli volte, Equitalia può iscrivere ipoteca sui beni del debitore a condizione che il debito da quest’ultimo accumulato sia superiore a ventimila euro.

Tuttavia, con la pronuncia citata, gli Ermellini hanno disposto che ai fini del calcolo di tale soglia, si considerano anche le cartelle esattoriali impugnate davanti al giudice.

In parole povere, Equitalia può iscrivere ipoteca anche se il tetto di ventimila euro è superato con cartelle di pagamento contestate dal contribuente con un ricorso giudiziale.

Quello che conta, infatti, è che il tributo sia stato iscritto a ruolo. Sarebbe, in alternativa, molto semplice, per il debitore, impugnare le cartelle al solo scopo di evitare il pregiudizio sui propri immobili.

20 Febbraio 2014 · Chiara Nicolai


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