Equitalia » Sintesi delle procedure esattoriali di riscossione

Equitalia » cartelle pazze compensazione e mini sanatoria

Partendo dallo stop on line alle cartelle pazze, fino alla compensazione delle tasse dovute con i crediti vantati nei confronti della pubblica amministrazione, passando dalla mini sanatoria sugli interessi delle cartelle e alle 120 rate per rateizzare il debito nei confronti del Fisco, vi forniamo una sintesi delle procedure esattoriali di riscossione.

Equitalia, insieme al governo, negli ultimi mesi ha messo in campo una serie di misure che favoriscono la risoluzione, e comunque ne attenuano gli effetti, del contenzioso tra cittadini ed il fisco.

In molti casi si tratta di norme di buon senso che avrebbero dovuto essere approvate già molto tempo addietro, evitando, così, tanti insopportabili paradossi.

Pensiamo, ad esempio, a quanti fermi amministrativi sono state apposti per poche centinaia di euro di imposte non pagate o a quante imprese, pur vantando centinaia di migliaia di euro di crediti nei confronti dello Stato, hanno dovuto rinunciare a un appalto pubblico oppure a trovarsi costrette a chiudere i battenti perché irregolari con le scadenze tributarie.

È anche vero che il nostro Paese vanta il triste primato in Europa dell'evasione fiscale più elevata e che quindi un certo rigore, contro i furbetti, quelli veri, va sempre e comunque incoraggiato.

Comunque, al di là delle valutazioni generali, le novità apportate in questi mesi rappresentano degli aggiornamenti importanti per i contribuenti alle prese con l'erario.

Vediamole una per volta.

Cartelle pazze

Un cambiamento importante che è stato apportato è quello teso a limitare gli effetti dell'odioso fenomeno delle cartelle pazze, le ingiunzioni di pagamento prive di fondamento recapitate al contribuente.

D'ora in poi, infatti, basta accedere al servizio Sospendere la riscossione attivo sul portale di equitalia: se il pagamento è stato effettuato o se il contribuente ne ha ottenuto dal giudice la sospensione, Equitalia, acquisita la documentazione per via telematica, blocca l’attività di riscossione e chiede all'ente creditore conto della cartella pazza.

Compensazione

Non meno importante è la nuova compensazione delle tasse dovute con i crediti vantati nei confronti dello Stato centrale e degli enti locali.

Il provvedimento riguarda le imprese ma anche i tanti professionisti che lavorano con la pubblica amministrazione.

Se fino a oggi era possibile richiedere la compensazione solo per le cartelle notificate entro il 31 dicembre 2012, la nuova norma dovrebbe allargare il beneficio a tutto il 2014.

Rateizzazione straordinaria

Novità senz'altro di rilievo, in vigore dall'8 novembre 2013, è la dilazione straordinaria delle 120 rate per saldare i debiti nei confronti di Equitalia.

La rateizzazione straordinaria può essere richiesta da tutte le persone fisiche, le ditte individuali e le imprese che si trovano in una comprovata e grave situazione di difficoltà legata alla congiuntura economica e al beneficio può accedere anche chi ha in corso la rateazione ordinaria delle 72 rate.

Gli effetti della dilazione, ordinaria o straordinaria che sia, sono immediati.

Equitalia, infatti, non può apporre fermi amministrativi né iscrivere ipoteche nei confronti di un contribuente che ha chiesto e ottenuto la dilazione.

La sanatoria di Equitalia

Ancora un pochino di tempo per saldare le cartelle esattoriali di Equitalia senza interessi di mora.

Come affrontato in precedenti articoli, infatti, la scadenza iniziale del 28 febbraio per la mini sanatoria è slittata al 31 marzo.

Entro quella, ormai prossima, data è possibile pagare in un’unica soluzione, senza interessi di mora e interessi di ritardata iscrizione a ruolo, le cartelle e gli avvisi di accertamento esecutivi affidati entro il 31 ottobre 2013 a Equitalia per la riscossione.

Ricordiamo che la sanatoria non include l’aggio e le spese di notifica: rientrano nel pagamento agevolato i tributi erariali, inclusi Irpef e Iva, il bollo auto e le contravvenzioni al codice della strada.

Eclusi invece i debiti Inps e Inail, le somme dovute per effetto di sentenze di condanna della Corte dei Conti, i tributi locali non riscossi da Equitalia.

Ricorso tramite web

Basterà un clic dal vostro pc per fermare una cartella pazza.

Lo spot sembra efficace, ma la nuova procedura attivata da Equitalia sembra davvero semplificare la vita al contribuente che si ritrova a fare i conti una cartella esattoriale che è stata già pagata oppure sospesa a seguito di una sentenza giudiziaria.

Dall'inizio di febbraio, infatti, la società di riscossione ha attivato sul proprio sito un servizio telematico che consente di inviare la richiesta di sospensione della riscossione di una cartella non dovuta.

La richiesta on line si aggiunge alle altre modalità di presentazione della domanda che si può presentare allo sportello, per fax, con e-mail o tramite raccomandata A/R.

Pignoramento

Come noto, il decreto del Fare ha introdotto il divieto di pignoramento dell'abitazione principale.

In presenza di una pendenza fiscale, se la prima casa è l’unico immobile posseduto dal debitore e quest’ultimo vi risiede e non si tratta di casa di lusso (villa o castello), non può più essere pignorata.

Inoltre l’importo minimo del debito iscritto a ruolo, il quale consente l'es­propriazione di un immobile diverso dall'abitazione principale, è stato elevato da ventimila a centoventimila euro.

In ogni caso, poi, prima di procedere al pignoramento dell'immobile occorre iscrivere l’ipoteca e lasciare trascorrere sei mesi.

Per quanto riguarda il pignoramento dei beni immobili è ormai da tempo vietato il fermo amministrativo dei veicoli strumentali all'attività di impresa o alla professione, se lo si dimostra.

22 Agosto 2014 · Andrea Ricciardi


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